Moschea di Umbertide, Lega presenta esposto su provenienza fondi

Moschea di Umbertide, Lega presenta esposto su provenienza fondi. “Chiediamo chiarezza sulla provenienza dei finanziamenti per la seconda moschea piu’ grande d’Italia, prima di tutto per la sicurezza dei cittadini”. A pochi giorni dal voto per il rinnovo del consiglio comunale di Umbertide (Perugia), il consigliere regionale della Lega, Valerio Mancini, ha presentato un nuovo esposto in Procura in cui chiede maggiore trasparenza in merito ai finanziatori del centro culturale islamico in costruzione, che da anni e’ al centro di una battaglia politica nella cittadina dell’ Alta valle del Tevere.

Quella che da molti viene ritenuta una “moschea” a tutti gli effetti continua ad alimentare polemiche, soprattutto in merito alla provenienza dei fondi che ad oggi, secondo Mancini, ammontano a “circa 500mila euro”.

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La vicenda ha avuto inizio nel 2011, quando il terreno in via Madonna del Moro e’ stato venduto dal Comune attraverso bando pubblico e ad aggiudicarselo e’ stata l’ associazione culturale islamica di Umbertide. Da quel momento, l’opposizione alla giunta di centrosinistra lamenta procedure poco trasparenti sia sull’identita’ dei proprietari e sulle finalita’ dell’ edificio, che sulla provenienza dei fondi che sono arrivati per costruirlo.

Circa un anno fa, i consiglieri della Lega avevano presentato il primo esposto in Procura: “Grazie alla collaborazione del prefetto Cannizzaro – ha spiegato Mancini in conferenza stampa – abbiamo potuto visionare le note dei due conti correnti intestati all’associazione culturale islamica, da cui si evince un’ingente movimentazione, esclusivamente in contanti e con somme inferiori ai mille euro nella maggior parte dei casi, solo in corrispondenza delle scadenze dei pagamenti relativi alla moschea. In quei periodi i fondi si materializzano in maniera puntuale, poi non viene versato nulla per mesi”.

Questo, secondo Mancini e l’avvocato Francesca Mele, darebbe luogo al dubbio che “le donazioni verso l’associazione siano esclusivamente dedicate alla costruzione dell’ edificio”. Il fatto che “in tre mesi si riesca a raccogliere fino a 44mila euro”, secondo il consigliere e gli esponenti della Lega di Umbertide, aprirebbe un’ altra questione: “Vorremmo sapere i nomi degli associati e di coloro che compiono le donazioni, che ad oggi non si conoscono – ha proseguito Mancini – perché non vorremmo che si tratti delle stesse persone che, con Isee molto basso, beneficiano degli aiuti del comune, dagli asili alle case popolari”.

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