CRU, Repace: «Sono tanti, troppi gli episodi di violenza, verbale e fisica»
«Sono tanti, troppi gli episodi di violenza, verbale e fisica, registrati in questo primo girone di andata, in particolar modo in quelli di Settore Giovanile e Scolastico, dato ancor più allarmante». Lo ha detto il presidente del Centro Regionale Umbro Luigi Repace durante la conferenza stampa di fine anno del CRU. «A livello regionale, come nazionale – ha aggiunto -, si riscontra un inquietante aumento del sentimento di intolleranza, che credo debba essere necessariamente analizzato e debellato. Perché il calcio, così come lo sport in generale, non può mai essere sinonimo di non rispetto o di violenza. Il calcio, deve essere scuola di vita, uno strumento per salvaguardare quei valori che rappresentiamo e, per quanto possibile, trasferirli nella società civile che, sempre più spesso, a tutti i livelli, sembra averli dimenticati. Non è un caso se l’Umbria si è sempre contraddistinta a livello nazionale per essere l’unico Comitato ad effettuare il Terzo Tempo, iniziativa che mostra come il dialogo, il confronto ed il rispetto delle parti siano la base per rapporti costruttivi».
Più di 200 Società affiliate (oltre le 14 amatoriali), con più di 10mila gare organizzate e oltre 1.600 squadre. Sono i numeri dell’attività agonistica della Lega nazionale dilettanti nella stagione 2018-2019. «Il numero di atleti tesserati per le varie categorie Dilettanti è stato di circa 8.000, mentre quelli di Settore Giovanile e Scolastico supereranno, con la Fase Primaverile, le 14.000 unità».
«Questi dati – ha spiegato – confermano la valenza sociale che svolge il movimento dilettantistico, anche in una Regione dalle piccole dimensioni come la nostra. Questo ci obbliga a salvaguardare quei valori che rappresentiamo e, per quanto possibile, trasferirli nella società civile che, sempre più spesso, a tutti i livelli, sembra averli dimenticati».
Il Comitato ha profuso anche nel 2019 il proprio massimo impegno nella diffusione dei principi cardine della Lega Nazionale Dilettanti. A partire dall’organizzazione 6^ edizione del Torneo Internazionale, Torneo della Pace. Si rinnova anche l’appuntamento de “Il Calcio va a Scuola”, progetto di indiscutibile valore formativo ed educativo.
E ancora, la grande novità di questo 2019 è l’introduzione dell’attività E-Sport: la LND, attraverso tale iniziativa, intende trasferire i principi di inclusione sociale sul nuovo concetto di e-squadra, consentendo ai ragazzi, anche e soprattutto a coloro che non partecipano alle attività di calcio, di acquisire maggior fiducia in se stessi, migliorando anche il rendimento scolastico, superando l’isolamento che l’attività videoludica molto spesso consente, e favorisce il confronto con gli altri in un regime di sana competizione.
Da sottolineare l’attenzione rivolta dal Comitato Regionale Umbria nei confronti delle attività di Calcio a Cinque e Calcio Femminile. Da non dimenticare nemmeno l’introduzione da parte della Lega Nazionale Dilettanti del Progetto di Valorizzazione dei Giovani, che va a completare quello già voluto dal C.R. Umbria. Ci sono tanti buoni motivi per investire sui giovani, ma da quest’anno sono oltre un milione e mezzo: è questa la cifra in euro messa a disposizione dalla Lega Nazionale Dilettanti per le società di Eccellenza e Promozione che sposeranno la linea verde nella stagione 2019/2020.
Altra novità di quest’anno, su input del Giudice Sportivo del Comitato Regionale Umbria, Avvocato Brusco, è l’introduzione anche nei Campionati Dilettantistici, così come avviene in quelli Professionisti, della normativa sulla prosecuzione delle gare interrotte per verificarsi di episodi rientranti tra le circostanze di carattere eccezionale previste dall’Art. 17, comma 4, ultimo periodo, del Codice di Giustizia Sportiva.
Per quanto concerne l’impiantistica – ha sottolineato Repace -, sul sito del Comitato Regionale Umbria è possibile trovare tutti i verbali di omologazione, corredati dalle foto, di tutti gli impianti utilizzati dalle Società partecipanti ai vari Campionati indetti dal CRU. Nonostante gli impianti siano tutti in possesso delle caratteristiche necessarie all’omologazione, è altresì evidente che gli stessi necessitino di opere di rimodernamento, aspetto che rappresenta una delle maggiori criticità del panorama sportivo a carattere regionale.
E per finire: «Su questo, chiedo che vi sia forte coesione tra Istituzioni politiche, sociali e sportive, affinché sia possibile sostenere e coadiuvare quelle Società che hanno intenzione di investire risorse per la realizzazione di impianti di ultima generazione, anche al fine di permettere al Comitato Regionale Umbria di poter ospitare manifestazioni a carattere internazionale».
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