Umbria, Assemblea legislativa approva la nuova legislazione turistica regionale

Approvato a maggioranza con 12 sì di Pd, Ser e SeR; 2 no della Lega Nord; 6 astensioni di FI, FDI, M5S, Rp

Umbria, Assemblea legislativa approva la nuova legislazione turistica regionale

PERUGIA – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato a maggioranza (12 sì di Pd, Ser e SeR; 2 no della Lega Nord; 6 astensioni di FI, FDI, M5S, Rp) la nuova legislazione turistica regionale predisposta dalla Giunta di Palazzo Donini. La nuova legge introduce il Documento triennale di indirizzo strategico, il Comitato regionale per le politiche di supporto al turismo ed alla promozione integrata e la Film commission a sostegno della promozione dell’Umbria attraverso la realizzazione di produzioni cinematografiche e audiovisive nazionali e internazionali.

Previsto uno specifico capo dedicato alla promozione e valorizzazione dei “Cammini e degli itinerari turistico-culturali”. Si interviene sull’attività di affittacamere, che si potrà svolgere anche in stabili diversi purché ubicati nello stesso territorio comunale. Modificata infine la disciplina delle case religiose di ospitalità con l’eliminazione del vincolo per cui l’ospitalità in questione doveva avere una durata non inferiore a due giorni. Nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Ricci (RP), Mancini (LN), Solinas (Misto-MdP), Rometti (SeR), Guasticchi (PD), Chiacchieroni (PD), e l’assessore al turismo Paparelli.

EMENDAMENTI Approvato con 16 sì (PD, Misto-Mdp, FdI, FI, Fiorini-LN, Ricci-RP) un emendamento aggiuntivo di Chiacchieroni (PD), Rometti (SeR), Ricci (RP) che prevede l’introduzione della forma della “ospitalità diffusa” nei centri storici. Forme cioè aggregate tra strutture ricettive e esercizi di somministrazione di cibo e bevande. Tali soggetti potranno associarsi nelle forme previste dalla normativa vigente. I centri storici in cui sarà possibile esercitare tale forma di attività saranno stabiliti da appositi atti di Giunta.

Approvato all’unanimità un emendamento di Chiacchieroni che riguarda le aree del cratere (eventi sismici 2016), e prevede che si porti a 90 giorni, dai 60 previsti inizialmente, la durata del periodo in cui le attività di ristorazione e ricettive, interessate dalla temporanea delocalizzazione post sisma, potranno utilizzare una struttura transitoria comune in cui espletare l’attività di somministrazione di alimenti e bevande. Questa norma riguarda in particolare l’area di Castelluccio di Norcia.

Non approvati 7 emendamenti soppressivi di Raffaele Nevi (FI) riguardanti le strutture extralberghiere, nello specifico la gestione di Case appartamenti e vacanze, Affittacamere, Bed & breakfast, Residenze d’epoca. Con questi emendamenti si proponeva la cancellazione dei commi dell’articolato in cui si specificava la possibilità di gestione imprenditoriale e non imprenditoriale delle strutture al fine di evitare “il prodursi di situazioni di concorrenza asimmetrica tra realtà imprenditoriali e non” e per evitare che si possa incorrere “nell’errore di realizzare attività considerate non imprenditoriali, incappando nelle possibili conseguenze dell’attività ispettiva della GdF”.

Altri due emendamenti sostitutivi sempre di Nevi sono stati respinti dall’Aula. Miravano entrambi disciplinare in maniera più rigida la normativa degli esercizi di affittacamere “in considerazione del fatto che in Umbria si registra una eccedenza dell’offerta di posti letto”. Con il primo si specificava che “sono esercizi di affittacamere le strutture che nello stesso stabile hanno non più di sei camere per un totale di dodici posti letto e con l’obbligo della presenza del titolare. Con l’altro di identica motivazione si poneva un limite massimo di tre camere per otto posti letto nei bed & breakfast.

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