Sergio Mattarella, la Resistenza non è adeguatamente conosciuta

[quads id=1] 04/25/2018 Sergio Mattarella, la Resistenza non è adeguatamente conosciuta “Sono particolarmente lieto di celebrare qui a Casoli, uno dei centri nevralgici della Resistenza abruzzese, il 25 aprile. Questa occasione ci permette, infatti, di ricordare le pagine di storia, non sempre adeguatamente conosciute, scritte dalla Resistenza nel Mezzogiorno d’ Italia”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo al teatro comunale della cittadina in provincia di Chieti, dove e’ giunto oggi per la festa della Liberazione. In Abruzzo, “Regione, cosi’ bella e cosi’ fiera, si svolsero, tra il 1943 e il 1944, alcuni degli episodi piu’ drammatici e decisivi della lunga e sanguinosa guerra per liberare l’ Italia dal nazifascismo e per restituire il nostro Paese al novero delle nazioni pienamente civili e democratiche”, ha aggiunto il capo dello Stato ricordando che le battaglie che si combatterono qui e in particolare sul fronte adriatico “furono tra le piu’ aspre di tutto il conflitto sul territorio italiano. Ortona venne soprannominata ‘ la Stalingrado d’ Italia’ “.

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“Non era, quella fascista, la Patria che aveva meritato il sacrificio eroico di tanti soldati italiani. La Patria, che rinasceva dalle ceneri della guerra, si ricollegava direttamente al Risorgimento, ai suoi ideali di liberta’ , di umanita’ , di civilta’ e di fratellanza”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Casoli (Chieti) per le celebrazioni del 25 aprile. “Non fu, dunque, per caso che gli uomini della Brigata Maiella scelsero per se’ stessi la denominazione di ‘ patrioti’ .

La stessa dei giovani che andavano a morire in nome dell’ Unita’ di Italia

La stessa dei giovani che andavano a morire in nome dell’ Unita’ di Italia”, ha aggiunto. Mattarella ha poi ricordato che dei primi nuclei del movimento di Resistenza al nazifascismo facevano parte “intellettuali, contadini e pastori, militari tornati dal fronte, carabinieri. C’ erano antifascisti di lungo corso ed ex militanti fascisti, che si sentivano delusi e traditi. C’ era tanta gente semplice, decisa a difendere il proprio territorio dai saccheggi e dalle prepotenze. La riconquista della liberta’ e dell’ onore – ha sottolineato – ne costituiva l’ elemento unificante”.

La Resistenza fu un movimento corale, ampio e variegato

“La Resistenza fu un movimento corale, ampio e variegato, difficile da racchiudere in categorie o giudizi troppo sintetici o ristretti. A lungo e’ stata rappresentata quasi esclusivamente come sinonimo di guerra partigiana, nelle regioni del Nord d’ Italia o nelle grandi citta’ . E’ certamente vero che le ‘ bande armate’ operanti al Centro-Nord, costituirono il fenomeno piu’ ampio, evidente e caratteristico della guerra di Liberazione ed e’ giusto ricordarlo. Ma gli studi storici hanno, via via, allargato l’ orizzonte al contributo fondamentale che alla Resistenza diedero le forze armate italiane”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Casoli (Chieti) per le celebrazioni del 25 aprile. “Sia nei teatri di guerra lontani – ed e’ importante ricordare i drammatici episodi di Cefalonia, Coo e Corfu’ – sia sul territorio nazionale, dove circa 260 mila italiani combatterono a fianco degli Alleati, partecipando all’ avanzata”, ha ricordato Mattarella

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