da Franco Arcuti, Portavoce Catiuscia Marini
Catiuscia Marini “bacchetta” il sindaco di Todi, video della partecipazione Avere separato le celebrazioni per il 25 aprile organizzate dal Comune da quelle promosse dall” Anpi è stato un errore grave”: ha detto la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, Pd, intervenendo a entrambi gli appuntamenti di Todi, la sua città della quale è stata anche sindaco.
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“Credo – ha aggiunto – che il Comune abbia sbagliato nel negare il patrocinio ma anche nel non trovare una ricomposizione per questa giornata”. “Il 25 aprile – ha sottolineato Marini – deve essere la festa di tutti gli italiani. Il carattere antifascista della Repubblica e una Costituzione che nasce sui valori della Resistenza, sulle culture politiche che hanno messo fine all” occupazione nazista del Paese ma anche al fascismo che ha dominato con una dittatura violenta l” Italia.
L” Umbria è la regione degli eccidi e delle formazioni partigiane
L” Umbria è la regione degli eccidi e delle formazioni partigiane, quella di tante vittime ed eccidi. E” anche un” Umbria che ha costruito sulle politiche dell” antifascismo la sua rinascita”. “Oggi vediamo il rischio di nuovi fascismi – ha detto la presidente della Regione – e quindi accanto all” omaggio alla memoria ci deve essere un impegno civile per combattere i fascismi di oggi”.
“L’Umbria ha dato un contributo fondamentale nella lotta di liberazione dal fascismo e dal nazismo. Ed ha pagato un tributo altissimo in termini di vite umane. Qui si sono consumati ben 50 eccidi, con 250 vittime innocenti, per mano dei soldati nazisti in ritirata, anche con l’appoggio di esponenti fascisti. E gli umbri di allora hanno scritto una bellissima pagina di storia, alta e nobile. Ecco dunque il senso della festa del 25 Aprile. Una occasione di memoria, ma anche di lotta. È fondamentale, infatti, conoscere i fascismi di allora, per combattere quelli di oggi”.
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È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta questa mattina alle celebrazioni istituzionali in occasione della Festa della Liberazione organizzate dal Comune di Todi, ma che ha voluto però svolgere il suo intervento al termine dell’iniziativa della sezione tuderte dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, anche in segno di solidarietà e vicinanza all’ANPI che si è vista negare da parte dell’amministrazione comunale, dopo 73 anni di celebrazioni unitarie, il patrocino alle proprie iniziative.
“È giusto, dunque, oggi ricordare quella importante pagina di storia scritta nella nostra regione, ed esserne orgogliosi”, ha proseguito Marini che nel suo intervento ha voluto ricordare i tantissimi episodi che videro protagonisti semplici cittadini, professionisti, religiosi, giovani, che con generosità misero in atto azioni di solidarietà ed aiuto verso quanti subivano violenze e discriminazioni, aiutando moltissimi ebrei, nascondendoli nelle loro case come nelle chiese e nei conventi.
“Dobbiamo cogliere questa celebrazione – ha affermato Marini, che ha voluto anche ringraziare l’ANPI di Todi per averla organizzata – per riaffermare i valori che proprio grazie alla Liberazione, sono stati alla base della scrittura della nostra ‘Carta costituzionale’, che non è semplicemente un insieme di norme, ma ci indica ogni giorno la ‘rotta’ che devono seguire l’Italia e gli italiani per mantenere sempre e costantemente vivi i principi di democrazia, libertà ed uguaglianza. E soprattutto la devono seguire quanti rappresentano le istituzioni e le guidano”.
Marini ha voluto poi richiamare l’attenzione sul fatto che, proprio in questi tempi, “l’Europa e l’Italia sono attraversate ora da germi infettanti, quelli del razzismo, della xenofobia, di chi vuole tornare a distinguere i bambini dal colore della loro pelle; siamo in presenza di nuovi fascismi e di ideologie sovraniste e neonaziste. Ecco, dunque, che questa giornata, questa festa, non è solo il giusto e doveroso omaggio a chi scrisse quella bellissima pagina di storia che ci ha donato libertà e democrazia. Il 25 Aprile ci serve anche per oggi e per domani, per reagire a questi rischi per la libertà e la democrazia”.
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Un’ultima citazione la presidente Marini l’ha voluta quindi dedicare ad Altiero Spinelli, Eugenio Colorni ed Ernesto Rossi che nel carcere di Ventotene scrissero il “Manifesto per un’Europa libera e unita”, proprio mentre imperversava in tutto il continente la guerra ed il potere della Germania nazista: “la via da percorrere – scrivevano – non è facile, né sicura, ma deve essere percorsa e lo sarà. Ed avevano ragione. Per questo vorrei dire al Sindaco ed all’Amministrazione comunale di Todi che non dobbiamo combattere solo i fascismi di ieri, perché – ha concluso – soprattutto chi sta nelle istituzioni deve combattere anche i fascismi di oggi”.
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