Aggressione Fontivegge, presto posto di Polizia, parola del sottosegretario Candiani
«I lavori alla stazione di Fontivegge sono quasi terminati e presto sarà aperto il posto di Polizia. Verranno ancora aumentati i controlli, e domani abbiamo un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e parleremo ancora di questo. Vi terremo, certo, informati, tengo molto a Perugia e a Fontivegge in particolare». Sono le parole del senatore della Lega, Stefano Candiani, sottosegretario all’Interno che si è subito interessato della brutta vicenda che ha visto vittima la proprietaria di un locale pubblico nella zona della stazione ferroviaria.
«Nella mia locale – racconta la signora – hanno rubato in pochi anni cellulari, un pc portatile, bottiglie di vino, hanno spaccato il vetro a alle auto di tre dipendenti, scippato due clienti davanti alla porta, tre casi di overdose…vuole che continui?».
La titolare dell’esercizio commerciale è un fiume in piena, chi non vuole si parli della difficoltà che vive il quartiere è un irresponsabile con i paraocchi. «Vengono da tutto il centro Italia per comprare droga alla stazione – dice – e poi si bucano lì».
E ancora: «Vorrei vedere se entrassero a casa loro e riservassero lo stesso trattamento che hanno riservato a me nel corso del tempo…Chi pensa che “gonfiamo” la cosa non conosce la vita quotidiana di questo quartiere – aggiunge – e non è esasperato come me».
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E su questo aspetto interviene anche l’agente notturno Lorenzo Brunetti: «Sarà tutta gente che non vive a Fontivegge, non so come mai pensano che esageriamo…».
Ed è lo stesso Brunetti che anche questa sera ci invia una nuova “testimonianza” di come si vive in quel quartiere. Poco dopo le 22 il sudamericano che, ieri sera, non riusciva neanche a ritrovare qual era la porta di casa sua, questa sera era in queste condizioni.
Accasciato per terra, schiantato dall’alcol, sdraiato nel corridoio del condominio. Lo stesso stabile dove, qualche sera fa, se le sono date di santa ragione e dove il sangue era sparso un po’ in ogni dove tra un piano e l’altro.
Un messaggio per coloro che non amano che si parli di questo, andate a parlare con chi vive su quel pianerottolo o con la titolare di quell’esercizio commerciale, no? Ve lo diranno loro, meglio di noi, come stanno le cose.
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