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Turismo: Confcommercio Marche Nord, 6a edizione per Itinerario della Bellezza di Pesaro Urbino

E’ la Bellezza, con la B maiuscola, la grande opportunità di sviluppo economico e sociale del territorio della provincia di Pesaro e Urbino, che tra mare, parchi naturali, città d’arte, rilievi punteggiati da borghi inaspettati, è la sintesi del nostro Belpaese. Un patrimonio parte integrante dell’Itinerario della Bellezza, tragitto ideato nel 2018 da Confcommercio Pesaro e Urbino/Marche Nord (la cui B in corsivo block capital è ormai il logo distintivo) è giunto quest’anno alla sesta edizione: per far scoprire ai visitatori italiani e stranieri gli angoli meno noti della provincia. Trasformando in destinazioni turistiche i comuni aderenti, che difficilmente da soli riuscirebbero a farsi conoscere.

Ma l’Itinerario è anche un viaggio gastronomico alla ri-scoperta della cucina locale di qualità e delle eccellenze agroalimentari. Perché questa è terra di vini, come il Bianchello del Metauro, il Sangiovese dei Colli Pesaresi e il Pergola Rosso, di tartufi 365 giorni l’anno, come il bianco pregiato o il nero pregiato di Pergola e Apecchio, e di originali caffè come la celebre Moretta di Fano. Ma anche di tipicità Dop come la Casciotta di Urbino, il prosciutto di Carpegna e l’olio di Cartoceto (l’unico certificato della regione Marche).

“L’Itinerario della Bellezza è un progetto di comunicazione, unico in Italia ideato da un’associazione di categoria – sottolinea il direttore di Confcommercio Marche Nord, Amerigo Varotti – che utilizza tutti gli strumenti del marketing turistico per valorizzare il patrimonio artistico, ambientale ed enogastronomico della rete dei comuni aderenti. Una guida che è riduttivo paragonare a un semplice depliant. Visto che con le sue 160 pagine, corredate da foto e testi inediti, va letteralmente a ruba nelle principali fiere italiane ed estere, a dispetto del declino degli strumenti cartacei. E anche negli uffici Iat (Informazione e Accoglienza Turistica), alcuni dei quali da noi gestiti, con l’abolizione delle province è l’unico valido strumento di conoscenza del territorio fruibile dai turisti”.

Fondamentali, nel successo registrato in questi anni dalla guida, gli aspetti gastronomici. “E’ emerso come l’offerta di una cucina di qualità – spiega ancora Varotti – incrementi i flussi di visita nell’entroterra. Anche perché la ristorazione in molti paesi è rimasta l’unica forma imprenditoriale in grado di stimolare la vivibilità del territorio. Di cui i ristoranti diventano veri e propri presidi”.

L’itinerario comprende oggi ben 21 località: ad Apecchio, Cagli, Cantiano, Colli al Metauro, Fano, Fossombrone, Gabicce Mare, Gradara, Mondavio, Pergola, San Lorenzo in Campo, Sassocorvaro Auditore, Tavullia, Terre Roveresche, sino alle più note Pesaro e Urbino, nella versione 2023 si vanno ad aggiungere le new entry di Cartoceto, Isola del Piano, culla del biologico italiano, Mondolfo, Borgo più bello d’Italia e Bandiera blu 2022, Mombaroccio, scrigno medievale dalle mura possenti, e Piobbico, feudo fiabesco della potente famiglia Brancaleoni.

Disponibile ora anche sull’app gratuita e sul sito confcommerciomarchenord.it. L’itinerario spazia in pochi chilometri dalle località balneari di Gabicce Mare, Marotta di Mondolfo e Fano, la Fanum Fortunae, città romana della fortuna, fino a Cantiano, sotto le cime del monte Catria. Passando per Cagli, con la sua celebre Cappella Tiranni affrescata da Giovanni Santi, il padre di Raffaello, e Mondavio, Borgo più bello d’Italia dominato dalla fortezza di Francesco di Giorgio Martini, genio dell’architettura quattrocentesca. Ma anche per Pergola, custode dei Bronzi Dorati di Cartoceto, unico gruppo di età romana in bronzo dorato giunto fino a noi. E poi Urbino, culla del Rinascimento, con il suo Palazzo voluto dal duca Federico da Montefeltro, oggi sede della Galleria Nazionale delle Marche, e Pesaro, Capitale italiana della Cultura 2024, patria di Gioachino Rossini. Cui di recente è stato dedicato un avvolgente museo multimediale.

Sono 21 località, distribuite su tutta la provincia, notissime, note e più defilate. “Il vero risultato dei nostri sei anni di lavoro è l’aver fatto comprendere a comuni grandi e piccoli l’esigenza di presentarsi sul mercato del turismo con una proposta integrata. Lavorare insieme è un vantaggio per tutti, dalle città d’arte ai piccoli borghi dell’entroterra”, sottolinea ancora Varotti.

I numeri del resto parlano chiaro. Perché secondo i dati diffusi dalla Regione a fine novembre 2022 la provincia di Pesaro e Urbino ha registrato 638.583 arrivi (+15,47% sul 2021) e un totale di 3.085.000 presenze, con un più 20,88% rispetto al 2021, risultando così la prima delle Marche in termini di presenze turistiche.

“Non abbiamo la presunzione di credere che questi risultati vadano ascritti solo al nostro lavoro – conclude il direttore Varotti – ma sicuramente ci piace attribuirci un po’ di merito: la nostra attività di promozione è costante e dal 1° gennaio al 31 dicembre non si ferma mai”.

(Tri/Adnkronos)

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