Universo Assisi, Sindaco Stefania Proietti, partiamo dal Parco del Monte Subasio

La città deve fare uno sforzo per rilanciarsi economicamente e culturalmente

Universo Assisi, Sindaco Stefania Proietti, partiamo dal Parco del Monte Subasio

ASSISI – «Da una crisi noi ora stiamo vedendo una nuova prospettiva, la crisi è quella di un turismo che non viene più ad Assisi nella convinzione che sia terremotata». Lo ha detto il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, durante la conferenza di presentazione del concerto di apertura di Universo Assisi.

«La Giunta, e non solo la giunta, il consiglio comunale – ha spiegato Proietti – hanno scelto di investire per la prima volta in questa città risorse importanti per il rilancio, per la rinascita in questo momento dopo un sisma che ha colpito solo di danni indiretti».

E’ la prima volta che si investe un progetto culturale per la città e per il turismo. E’ un progetto culturale, ambizioso che non si era mai visto ad Assisi: «Cerchiamo di riaccendere i riflettori su Assisi in questi giorni siamo sui i media internazionali  – ha continuato il sindaco – . La città deve fare uno sforzo per rilanciarsi economicamente, culturalmente per riprendere quella che è stata quando c’era un grande sindaco Arnaldo Fortini».

«Universo Assisi parte dal parco del Monte Subasio, per noi è un valore immenso – ha aggiunto il sindaco –, abbiamo intrapreso un percorso con i sindaci del parco per riprendercelo. Parte da lì, posto da tanto tempo trascurato. I riflettori per la prima volta vengono puntati dalla cultura internazionale su Assisi e se i media si stanno occupando di Assisi, significa che qualcosa abbiamo già fatto. E’ una scelta di grandissimo coraggio e come tutte le scelte di coraggio paga sempre. L’attenzione di puntare i riflettori sul palco, ci consente partire da lì, attuare le sperimentazioni innovative assolute. C’è voluto Joseph Grima (direttore artistico) e un assessore di Perugia (Eugenio Guarducci) per realizzare quello che sembrava solo un sogno. Partire con la cultura da lì come 500 anni fa facevano gli accademici dell’accademia Properziana del Subasio. Ripartiamo da lì – ha concluso il sindaco – per una nuova rinascita culturale della città».

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