Un Oscar per l’orologeria video del Gran Premio di Ginevra



Un Oscar per l’orologeria video del Gran Premio di Ginevra

Unire precisione e creatività: è la scommessa dell’arte orologiera. Un’arte in mostra nei suoi esemplari più straordinari in questi giorni, fino al 14 novembre, al Museo di arte e di storia di Ginevra. 72 orologi, selezionati dalla giuria del Gran Premio dell’Orologeria di Ginevra, si contendono il prestigioso trofeo Aiguille d’Or.

La diciottesima edizione del premio include due nuove categorie: Audacity, che ricompensa la creatività non conformista, e Challenge Watch, per l’eccellenza a prezzi modici.

Per Raymond Loretan, presidente della Fondation du Grand Prix d’Horlogerie de Genève, “Gli orologi e l’orologeria sono qualcosa che va oltre le generazioni. Hanno anche la funzione di trasmettere dei valori di padre in figlio. C’è qualcosa di atemporale nella misura del tempo, qui rappresentata dagli orologi”.

L’arte orologiera abbraccia diverse discipline, data la complessità dei meccanismi. La produzione di questo tipo di orologi richiede diversi anni di lavoro, dall’idea iniziale al risultato finale, dice l’esperto Balthasar De Pury: “La creazione di queste macchine eccezionali viene fatta in genere da un ufficio tecnico con un orologiaio, che ci metterà un po’ di tempo. Bisogna realizzare dei piani tecnici, ma siccome parliamo di alta orologeria, perfino gli elementi che non vedrete mai saranno decorati, lucidati, incisi interamente da mani umane“.

Un puzzle meccanico cui non può mancare il tocco finale di un vero artista, dotato di.una sopraffina abilità tecnica, continua De Pury: “I bravi orologiai di oggi potrebbero essere eccellenti chirurghi, perché quando siamo di fronte a un ingranaggio dello spessore di un capello o A un pignone grande quanto un granello di sabbia, ci stiamo avvicinando all’infinitamente piccolo“.

Opere artigianali saldamente legate a valori come tradizione e competenza, che hanno vinto le sfide di un mercato trasformatosi profondamente nel corso degli anni e che possono permettersi di avere grandi ambizioni per il futuro, come ne hanno gli organizzatori del Premio, svela Loretan: “Mi piacerebbe rafforzare ancora di più il carattere internazionale del Grand Prix. Vorrei che questo Grand Prix diventasse un po’ l’Oscar dell’orologio a livello mondiale. L’obiettivo e la missione del Grand Prix non si fermano al premio. È anche un modo di promuovere un’intera industria, un’arte, quella della creazione dell’orologio, al di là delle generazioni e al di là delle frontiere”.

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