Umbria Jazz Winter Orvieto 28 dicembre Le canzoni di Mina con Danilo Rea
Cinque giorni di musica da mezzogiorno alle ore piccole, novanta eventi, sette location nel centro storico di Orvieto, trenta band, più di centocinquanta musicisti, una rappresentanza di altissimo livello del jazz italiano. I numeri dicono molto, di Umbria Jazz Winter in programma dal 28 dicembre al primo gennaio, ma non abbastanza.
Due sono i tratti identitari della manifestazione orvietana presenti anche quest’anno come in tutte le precedenti ventisei edizioni.
Il primo. Musica di generi diversi ma sempre di alto livello. La proposta artistica del festival non ha mai deviato dalla ricerca della qualità, spesso coniugata con formule originali e con la presenza di musicisti emergenti sulla scena italiana e internazionale. Il secondo. Musica diffusa nel tempo e nello spazio, ambientata in alcuni dei luoghi più belli e importanti del centro storico, in una ideale simbiosi di arte, cultura, qualità della vita. Poche città come Orvieto, frutto di una complessa e affascinante stratificazione di tremila anni di storia, si prestano così bene a questa operazione, che si traduce nella formula che ha fatto di Umbria Jazz una manifestazione dal fascino unico.
In programma nella prima giornata di festival due tra i concerti più attesi: al Teatro Mancinelli sono infatti in programma gli omaggi a Mina e ai Beatles.
“Le canzoni di Mina”
DANILO REA, MASSIMO MORICONI, ALFREDO GOLINO
Danilo Rea è uno dei musicisti, non solo italiani, che hanno frequentato più assiduamente le edizioni estive e invernali di Umbria Jazz, anche per via di un eclettismo che lo ha portato a proporsi in progetti musicali molto diversi tra loro. Rea gestisce questa complicata pluralità di formule con un grande senso della melodia e un coinvolgente approccio emotivo. Per queste ragioni ha lavorato molto, lungo tutto il corso della sua carriera, sul versante della migliore canzone d’autore, e quella con Mina è senza dubbio tra i punti più alti di queste partnership.
Alla Tigre di Cremona, icona della canzone italiana, è dedicato questo recital, in cui si possono ascoltare in chiave jazz melodie notissime e care agli italiani di più generazioni. Con Rea, altri due musicisti di grande spessore ed esperienza come Moriconi e Golino che hanno collaborato anche loro con Mina in tante canzoni e che per la reciproca sintonia sono gli ideali protagonisti del progetto, occupando gli altri vertici di un triangolo equilatero, in perfetto interplay. L’idea del trio di rendere omaggio a Mina è stata tradotta anche in un recentissimo disco, dal titolo “Tre per una”.
THE MAGIC AND THE MYSTERY OF THE BEATLES featuring JOHN SCOFIELD with JAY ANDERSON, LEWIS NASH, UMBRIA JAZZ ORCHESTRA & ORCHESTRA DA CAMERA DI PERUGIA arrangiamenti e direzione GIL GOLDSTEIN
Nell’anno in cui si celebra il cinquantesimo anniversario di “Abbey Road”, uno dei dischi epocali della storia della musica moderna nonché ultimo album registrato dai Beatles (il successivo, “Let it Be”, uscito nel maggio del 1970 conteneva materiale inciso prima) Umbria Jazz affida a Gil Goldstein e alla Umbria Jazz Orchestra, con la star della chitarra John Scofield, la rilettura di alcune delle più belle canzoni dei Fab Four.
Goldstein, per molti anni braccio destro di Gil Evans, da orchestratore e arrangiatore di talento qual è, ha messo a punto una versione jazz delle canzoni dei quattro di Liverpool. Un “The Beatles Project” fu presentato già lo scorso anno nell’edizione primaverile del festival a Terni. Ripensato, ulteriormente sviluppato e perfezionato, l’omaggio sarà a Orvieto, ancora con la Umbria Jazz Orchestra e l’Orchestra da Camera di Perugia ma con la sostanziale novità di un chitarrista come Scofield.
Ospiti speciali, Jay Anderson al contrabbasso e Lewis Nash alla batteria, ovvero una sezione ritmica stellare.
The Magic and the Mystery of the Beatles sarà eseguito tre volte a Orvieto e una a L’Aquila.
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