Thyssenkrupp, Ast di Terni possibile vendita, verranno valutate tutte le opzioni
Il gruppo Thyssenkrupp cerca un partner o una vendita per l’Ast di Terni. A renderlo noto è lo stesso gruppo tedesco con una nota in cui aggiorna la sua strategia industriale. La società spiega che la sovracapacità in Europa è strutturale e “perciò Thyssenkrupp sta verificando possibili soluzioni di consolidamento per l’acciaio ed è aperta a tutte le opzioni”.
La necessità di un consolidamento nel settore dell’acciaio si “è resa ancora più necessaria alla luce dell’emergenza coronavirus”, sottolinea il gruppo tedesco. Per salvaguardare “la competitività del suo settore metallurgico Thyssenkrupp ha adottato recentemente il ‘Piano per l’Acciaio 20-30′, che prevede il taglio di 3.000 posti di lavoro, una ottimizzazione della rete di produzione e investimenti aggiuntivi per 800 milioni di euro per i prossimi sei anni”, spiega il Gruppo nella nota.
“Per Ast, al momento abbiamo una sola certezza, verranno valutate tutte le opzioni capaci di garantire crescita e sviluppo a un’azienda come la nostra, che negli ultimi anni ha dimostrato di essere competitiva sul mercato e in grado di migliorarsi costantemente, anno dopo anno”: lo scrive l’amministratore delegato dell’ acciaeria ternana, Massimiliano Burelli, in una lettera inviata a tutti i dipendenti.
In una nota ufficiale dell’Ast di Terni l’azienda spiega che “la necessità di ridefinire la strategia del gruppo, come annunciato dal nuovo ceo Martina Merz, e le grandi sfide attuali imposte dal Covid-19 che stanno minando i mercati globali, compreso quello dell’ acciaio, hanno portato Thyssenkrupp ad avviare un percorso di profonda rifocalizzazione del proprio ‘ core business’ ed una conseguente riorganizzazione interna, che comporterà la ricerca di soluzioni nuove e più solide al di fuori di Tk o in partnership, per diverse società del gruppo ed impianti di produzione in diversi Paesi, tra cui Acciai Speciali Terni”.
“La nuova strategia – prosegue la nota – prevede l’ individuazione delle soluzioni migliori per ogni singola azienda, tra cui Ast, poiché Thyssenkrupp ritiene che al di fuori del proprio perimetro potrebbero esserci opzioni migliori, in grado di rilanciare queste diverse attività. Tutte le opzioni saranno valutate con la massima attenzione, avendo come obiettivo quello di garantire lo sviluppo e la crescita”. Ast si dice certa “che i continui miglioramenti e la rinnovata competitività che hanno caratterizzato gli ultimi anni continueranno ad essere l’ elemento distintivo del nostro impegno – conclude la nota – per gli anni a venire”.
“Dal mio insediamento abbiamo avuto vari incontri sia con la dirigenza della TK Ast sia con i sindacati per approfondire il ruolo di AST nella multinazionale tedesca. LO comunica con una nota la presidente dell’Umbria, Donatella Tesei. Eravamo a conoscenza da un lato delle difficoltà internazionali che riguardano il settore dell’acciaio, difficoltà che sono esponenzialmente cresciute con il lockdown, dall’altro lato anche delle ottimizzazioni e delle buone performance economiche degli ultimi anni che hanno evidenziato le potenzialità del sito ternano. La Regione, in merito alla volontà che ci è stata comunicata di voler cedere o ricercare un partner per AST, è pronta a fare la propria parte per far sì che i livelli occupazionali vengano tutelati e che non vengano dispersi né le potenzialità future né il valore che l’Ast ha sempre avuto per l’Umbria e l’Italia intera. Per tale motivo abbiamo intensificato le interlocuzioni con i vari attori e siamo pronti al dialogo ed a supportare un piano industriale in grado di valorizzare la produzione dell’acciaio umbro, anche con l’entrata di un investitore che possa dare nuovo slancio e investimenti ad un settore strategico per la nostra regione e come detto per tutto il paese, motivo per cui ogni evoluzione andrà seguita e valutata di concerto con le istituzioni statali.
“Le decisioni di oggi di Thyssenkrupp, sulla base delle notizie comunicate dall’azienda di Viale Brin, sono molto preoccupanti perché mettono di nuovo in discussione le prospettive del sito industriale ternano, che di fatto viene posto sul mercato, senza alcuna effettiva garanzia sul suo futuro”. Lo dichiara il sindaco di Terni Leonardo Latini.
“Le decisioni prese in Germania – continua il sindaco – vanno in altra direzione rispetto a un lungo percorso che ha fatto seguito all’accordo del 2014 e poi a quello sul piano industriale 2019-20 sottoscritto a Roma nel giugno 2019, sei mesi dopo la scadenza del precedente. Un accordo, quello del 2019, che abbiamo più volte monitorato grazie alla disponibilità della direzione locale dell’azienda e con le parti sociali e che – lo ricordiamo – prevedeva circa 60 milioni di euro di investimenti, il mantenimento dei livelli occupazionali e soprattutto confermava la strategicità del sito di Terni nel business di Thyssenkrupp. L’Ast venne inoltre definita in quell’occasione dal Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial come un sito “che garantisce una produzione strategica per l’Italia”.
“Riteniamo necessario – conclude il sindaco Leonardo Latini – che la nuova fase aperta da Thyssenkrupp con le decisioni di oggi debba essere gestita con la massima attenzione e determinazione ai più alti livelli nazionali ed europei, tenendo ben in evidenza la strategicità del sito di Terni, la sua lunghissima storia, le potenzialità del territorio e del nostro tessuto economico, le professionalità dei lavoratori diretti e dell’indotto”. “Da parte nostra siamo sempre stati e sempre saremo schierati con forza a tutela del sito produttivo e degli interessi della nostra città. Per questo abbiamo già avviato le interlocuzioni necessarie a livello istituzionale”.
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