Studenti lamentano disagi presso l’ex Enrico Fermi di Perugia

Studenti lamentano disagi presso l’ex Enrico Fermi di Perugia 

Studenti lamentano disagi – Continuano le lamentele degli studenti riguardo le condizioni dell’ex istituto “Enrico Fermi”, che, una volta ristrutturato, dovrebbe diventare uno studentato gestito dall’ADiSU, l’Agenzia per il diritto allo studio. Il complesso, purtroppo, non è ancora pienamente fruibile e molti dei servizi promessi sono ancora inadeguati o mancanti.

Una studentessa, appena trasferitasi nella struttura, ha condiviso la sua esperienza, evidenziando le problematiche legate alla posizione dell’edificio e alle sue condizioni interne. “Le condizioni esterne sono quelle di una struttura molto vecchia, ma le camere sono accettabili”, ha dichiarato, sottolineando però che il vero problema rimane la distanza dalla città. “Lo studentato è fuori Perugia e l’unica linea di trasporto disponibile è la linea F, che porta al centro città. Specialmente di sera, è difficile spostarsi, e i taxi sono troppo costosi per noi studenti fuori sede”, ha aggiunto.

La posizione decentrata comporta un ulteriore disagio per gli studenti che, non avendo accesso a trasporti pubblici efficienti, si vedono costretti a fare affidamento su mezzi privati. “La linea F ci mette un quarto d’ora per arrivare al centro, ma comunque non è mai comodo. La sera diventa davvero difficile, perché se non prendi il taxi, non hai altro modo di uscire”, ha proseguito la studentessa.

Altri disagi riguardano gli spazi comuni, che sono ancora inagibili. “Non possiamo utilizzare molte aree comuni perché sono in fase di ristrutturazione. Le cucine, un aspetto molto importante, sono inutilizzabili. Non c’è una mensa e l’unica disponibile, quella del polo ospedaliero, è chiusa di sera”, ha spiegato. La mancanza di una cucina adeguata rende difficile per gli studenti organizzarsi per i pasti. Al momento, solo frigoriferi e microonde sono disponibili, ma questi strumenti non permettono una vera e propria cucina.

Per quanto riguarda i servizi di lavanderia, sono ancora in fase di installazione. “Mi hanno detto che stanno mettendo le lavatrici, ma non sono ancora pronte”, ha aggiunto la studentessa.

In generale, la mancanza di una pianificazione chiara e la disorganizzazione sembrano essere alla base delle difficoltà. “Questo studentato doveva essere consegnato due mesi fa, ma non era pronto. Quando ho chiamato l’ADiSU, mi hanno detto che non sapevano nulla, e una settimana dopo mi hanno assegnato il posto”, ha raccontato. “Mi sembra che dentro l’ADiSU o il Comune di Perugia non ci sia comunicazione, e nessuno ci risponde mai”, ha concluso.

Nonostante le difficoltà, la studentessa ha comunque tentato di vedere il lato positivo della situazione. “Le camere non sono male, ma se fosse stata ristrutturata qualche mese prima, sarebbe stata accettabile per noi studenti”, ha osservato.

Questo scenario evidenzia un problema ricorrente legato all’accessibilità, alla gestione dei servizi e alla tempistica delle ristrutturazioni. Gli studenti continuano a sollevare preoccupazioni sulla mancanza di risposte e sulla scarsa comunicazione da parte delle istituzioni competenti.

L’ADiSU, al momento, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito alle segnalazioni, ma le problematiche emerse rimangono un tema di grande attualità per gli studenti che frequentano l’università di Perugia e per le istituzioni che si occupano del diritto allo studio.

Il trasloco nella nuova residenza è stato un passo difficile per molti, ma si spera che la situazione possa migliorare con l’attivazione dei servizi e la conclusione dei lavori di ristrutturazione. Nel frattempo, gli studenti sono costretti a convivere con disagi quotidiani che vanno ben oltre la gestione degli spazi, ma coinvolgono anche l’efficienza dei servizi e la fruibilità della struttura nel suo complesso.

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