Sparatoria a Virginia Beach: almeno 12 morti, ucciso l’assalitore
È di almeno 12 morti e 4 feriti, tra cui un poliziotto, il bilancio di una sparatoria avvenuta venerdì pomeriggio a Virginia Beach, negli Stati Uniti. Un uomo armato di fucile e pistola ha fatto irruzione in un edificio municipale intorno alle 4 del pomeriggio – le 10 di sera in Italia – e ha aperto il fuoco sui dipendenti. Dopo aver compiuto la strage, l’assalitore è stato ucciso dalla polizia al termine di un prolungato scontro a fuoco.
“Quattro agenti – ha detto James Cervera, capo della polizia di Virginia Beach – hanno fatto irruzione nell’edificio e il rumore degli spari gli ha permesso di individuare il sospetto, di capire in quale piano stesse commettendo la sua carneficina. È cominiciato uno scontro a fuoco e vi posso dire che si è trattato di una lunga sparatoria”.
L’assalitore è stato identificato in DeWayne Craddock, ingegnere di 40 anni che lavorava da tempo nel dipartimento dei servizi pubblici della città. L’uomo ha cominiciato a sparare nel parcheggio – una delle vittime è stata trovata all’interno di un auto – poi si è fatto strada all’interno dell’edificio, aprendo il fuoco in tutti e tre i piani. Nel conflitto a fuoco con la polizia ha ferito un agente, che si è salvato grazie al giubbotto antiproiettile.
Si tratta dell’episodio di violenza più grave degli ultimi sette mesi negli Stati Uniti. Lo scorso novembre un ex marine di 28 anni aveva fatto irruzione in locale vicino a Los Angeles dove era in corso una festa universitaria e aveva ucciso 12 persone prima di suicidarsi.
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