Sindaci della Media valle del Tevere in rivolta, difendono punto nascita
“I Sindaci del comprensorio della Media Valle del Tevere esprimono la loro più viva preoccupazione per la conferma delle notizie relative alle criticità del servizio di ginecologia ed ostetricia del nostro Ospedale comprensoriale”. Si apre così la lettera aperta sottoscritta dai rappresentanti della amministrazioni comunali di Todi, Marsciano, Collazzone, Massa Martana, Deruta, Fratta Todina, Montecastello di Vibio e San Venanzo a seguito dell’incontro avuto giovedì 16 luglio presso l’Ospedale di Pantalla con L’Assessore Regionale Professor Antonio Bartolini e del Commissario della USL Dottor Luca Lavazza.
“Come avevamo paventato, infatti, ci è stato comunicato formalmente che i servizi saranno coperti fino alla data del 22, quando la attività del servizio sarà sospesa”, prosegue il documento. “La notizia, come è di tutta evidenza, non può essere accettata in questi termini. Appare incredibile che un servizio di questa importanza possa trovarsi in condizioni di tale crisi all’improvviso, senza che i cittadini e i loro rappresentanti possano in qualche modo essere stati informati.
Oltretutto, la chiusura del punto nascita non appare corredata da una strategia di lungo periodo che possa garantire, in modo stabile, i servizi per i cittadini dei nostri territori. Tra le notizie negative, l’insieme dei sindaci della Media Valle del Tevere ha apprezzato quanto affermato dal Professor Bartolini, nel senso che la Giunta regionale non intende accettare passivamente le decisioni del Ministero. Alla luce delle dichiarazioni dell’Assessore, i Sindaci chiedono formalmente allo stesso Professor Bartolini ed alla intera Giunta regionale un impegno, preciso e diretto, affinché la intera regione dell’Umbria si impegni perché i nostri servizi siano garantiti.
Ci attendiamo la nostra difesa, nei confronti delle decisioni del Commissario ministeriale, nella convinzione che tali scelte non possano essere rimesse soltanto al livello tecnico della struttura, ma debbano essere rinviate alla attività di programmazione della politica e, nella fattispecie, della Giunta regionale che verrà eletta da qui a poco. Assumere decisioni in questa fase di “ordinaria amministrazione” appare sbagliato nel merito e nella forma, correndosi il rischio di creare dei danni irreparabili alla rete dei servizi delle nostre cittadine. In difetto di risposte chiare e precise ci riserviamo di adottare ogni azione, insieme ai nostri cittadini, a tutela dei nostri legittimi diritti e delle nostre giuste ragioni”.
Ospedale Media Valle del Tevere, Regione e Usl Umbria 1 a confronto con i sindaci
Martedì 16 luglio il commissario straordinario della Usl Umbria 1 Luca Lavazza e l’assessore regionale alla Sanità Antonio Bartolini hanno incontrato tutti i sindaci dei comuni della Media Valle del Tevere nella sala riunione del presidio ospedaliero di Pantalla per discutere del futuro del punto nascita e delle prospettive dell’ospedale.
Erano presenti all’incontro anche il direttore regionale sanità Luigi Rossetti e il commissario straordinario dell’azienda ospedaliera Santa Maria della Misericordia di Perugia Antonio Onnis e il direttore del presidio ospedaliero Teresa Tedesco e il direttore del distretto sanitario Maria Donata Giaimo.
Nel corso dell’incontro è stata resa nota la posizione del ministero della Salute in merito alla deroga che consente alla Regione Umbria di mantenere aperto il punto nascita. L’assessore Antonio Bartolini, dopo aver ascoltato le istanze dei sindaci della Media Valle del Tevere, si è impegnato a proporre alla giunta regionale di richiedere al ministero della Salute un riesame del parere negativo adottato in merito alla prosecuzione dell’attività del Punto nascita. In particolare i sindaci hanno rilevato che la chiusura non appare corredata da una strategia di lungo periodo che possa garantire in modo stabile i servizi per i cittadini del territorio.
“Ho accolto positivamente le istanze dei sindaci– ha affermato l’assessore Antonio Bartolini– sottolineando come in conferenza regioni è stato sollevato il problema dei punti nascita come questione nazionale e chiederò che all’interno del redigendo patto della salute vengano riviste le soglie numeriche attualmente prese come riferimento”.
“Al di là delle questioni autorizzative – ha sottolineato il commissario straordinario della Usl Umbria 1 Luca Lavazza – rimane forte la situazione di emergenza nella quale si trovano tutti i gruppi professionali che garantiscono l’apertura del punto nascita, in particolare ginecologi ma anche ostetriche e pediatri. Tale situazione è determinata da pensionamenti, trasferimenti e malattie che non hanno trovato ad oggi compensazioni nei tradizionali strumenti concorsuali e attraverso procedure di reclutamento straordinarie (problematica comune a tutte le regioni italiane). Ad oggi la turnazione viene garantita grazie alla disponibilità di professionisti provenienti da altre strutture aziendali e da altre strutture regionali. In assenza di soluzioni positive a questa drammatica situazione permane il rischio di temporanea chiusura del servizio durante i mesi estivi”.
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