Savona è il “problema” rassegna stampa di oggi venerdì 25 maggio
Savona è il “problema” rassegna stampa di oggi venerdì 25 maggio Nonostate l’irritazione di Sergio Mattarella per l’irritualità con cui Matteo Salvini e Luigi Di Maio hanno compilato la lista dei ministri prima che venisse nominato il premier, i leader di M5S e Lega non cedono su Paolo Savona, l’economista anti euro che ieri si è dimesso dal fondo internazionale che presiedeva per “sopravvenuti impegni pubblici”.
“Con Salvini e la Lega siamo perfettamente allineati ma è chiaro che adesso c’è il lavoro che passa tra il presidente incaricato e il Quirinale”, ha detto Luigi Di Maio, “Stiamo cercando i migliori profili per riuscire a portare questo Paese al cambiamento: tra i nomi c’è sicuramente quello del professor Savona”.
Quasi contemporaneamente, durante una lunga diretta Facebook, è Matteo Salvini a ribadire che l’economista resta in corsa. “È una personalità specchiata, riconosciuta e apprezzata e forte della sua sapienza può ai tavoli europei non a far casino ma a rimettere in moto un motore che altrimenti è fermo e a ridiscutere, a ricontrattare norme, vincoli e regolamenti per il bene dei cittadini italiani”, ha detto il segretario del Carroccio, “Qual è il difetto del professor Savona, onestissimo e dignitosissimo professore che vorrebbe mettersi a disposizione del suo Paese che pare abbia avuto in passato dubbi sull’Euro? Domando a me stesso se ha un senso il voto libero, democratico e sovrano degli italiani. Se questo voto va rispettato quale è il problema?”
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Il Quirinale avverte: «Il problema non sono i veti ma i diktat a Conte». Salvini torna poi ad attaccare l’Europa. «Intendo fare l’opposto di quello che l’Ue ha minacciato ai governanti italiani negli ultimi anni», ha detto il leader della Lega. Frasi che provocano agitazione nei mercati e un nuovo picco dello spread sopra quota 190. Silvio Berlusconi invece annuncia: Conte non avrà il sostegno di Forza Italia.
Mattarella: «Diktat inammissibili»
Salvini. «Ma quale diktat? Piuttosto idee, proposte e suggerimenti…», dice Salvini prima di rientrare a Montecitorio interpellato sul nome di Savona e sulla dichiarazione del Quirinale. «C’è un economista che rappresenta la volontà degli italiani di contare di più in Europa», spiega Salvini che su un piano B sottolinea: «Abbiamo già il migliore a disposizione, Savona è la garanzia che l’Italia può sedersi ai tavoli da protagonista. Mi sfugge il perché si dovrebbe dire “no” a Savona».
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