San Feliciano e i chironomidi, ma non dovevano esserci più? Guardate
I Chironomidi (Chironomidae Newman, 1836) sono una vasta famiglia cosmopolita di insetti dell’ordine dei Ditteri (Nematocera: Culicomorpha. Apparentemente simili alle zanzare, i Chironomidi differiscono in realtà da queste per diversi caratteri poco appariscenti e, soprattutto, per l’assenza completa dell’ematofagia nella dieta delle femmine adulte.
L’importanza medico-sanitaria di questa famiglia si limita alla possibilità di insorgenza di fastidi di natura allergica, ma le femmine sono incapaci di pungere o, addirittura, non si nutrono affatto. La famiglia è invece importante sotto l’aspetto ecologico, per il ruolo ricoperto dalle larve nelle catene alimentari degli ecosistemi di acqua dolce, e, contestualmente a casi di frequenza circoscritta, sotto l’aspetto agrario, per la possibilità di danni alle colture di riso.
Le larve di alcune specie, più note, sono comunemente chiamate dagli anglosassoni blood worms (“vermi sanguigni”) e, in italiano, vermi rossi dei pescatori. Questi nomi sono dovuti al colore rosso dell’emolinfa e al fatto che le larve essiccate sono impiegate come esche dai pescatori e come mangime per i pesci. Il nome scientifico, Chironomidae, deriva dal greco Χειρονόμος che, richiamando la gestualità delle mani nella chironomia, fa riferimento alla postura assunta dall’adulto in posizione di riposo, con le zampe anteriori sollevate sopra il capo e protese in avanti.
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