Protesta trasporto pubblico a Piazza Italia a Perugia
Questa mattina ho incontrato i sindacati delle diverse sigle del Trasporto pubblico locale umbro nel corso della loro manifestazione davanti alla sede dell’Assemblea legislativa regionale. In numerosi hanno voluto rappresentare la loro preoccupazione per la situazione della mobilità attuale.
L’ipotesi annunciata di tagli lineari senza alcun confronto né interlocuzione con le parti interessate non è accettabile. Il settore del trasporto pubblico locale in Umbria, già vittima di fortissima crisi che nasce negli anni precedenti, è stato duramente colpito dalla pandemia, come del resto evidenzia la stessa “Relazione sulla attuazione del programma di governo regionale” oggi in discussione in Assemblea.
Oltre alla analisi del problema e delle sue origini, bisogna però costruire rapidamente delle soluzioni. Queste devono partire dalle caratteristiche proprie del territorio umbro, con una sanità sempre più delocalizzata, in una regione composta da piccoli borghi e comunità, che impongono scelte ragionate e partecipate.
Il trasporto pubblico locale è fondamentale proprio per le fasce più deboli e vulnerabili. Ogni giorno parliamo giustamente di “ecologia”, “sostenibilità” e “dignità”, che però non possono rimanere concetti lontani e ideologici, ma vanno realizzati nella realtà con scelte concrete, come la tutela del lavoro e la costruzione di un adeguato servizio di trasporto pubblico, che parta dalle esigenze dei territori e non viceversa.
Le immense difficoltà finanziarie, nate nel passato, sono note a tutti, così come i vincoli di bilancio attuali, ma questa Giunta non può utilizzarle come pretesto per un inaccettabile immobilismo. |
Chiedo pertanto, in qualità di vicepresidente della Seconda Commissione, che si proceda subito ad un confronto con gli attori principali del settore per valutare tutte le possibili soluzioni al fine di scongiurare il rischio di qualsiasi ipotesi di tagli, anche immaginando accordi con gli istituti di credito.
Mi farò promotore di un incontro con tutti i Capigruppo nell’immediato. Bisogna procedere con la massima urgenza, prima della pausa estiva, alla redazione di un progetto sostenibile socialmente ed economicamente che tenga conto delle caratteristiche orografiche di una regione particolare come la nostra. Sono certo che il tema riceverà piena attenzione e sostegno bipartisan e chiedo che venga messa in cima alle priorità della pianificazione regionale.
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