Presepe monumentale a Città della Pieve nei sotterranei di Palazzo della Corgna

Cinque decenni di storia che verranno raccontati attraverso una mostra allestita per l’occasione

Presepe monumentale a Città della Pieve nei sotterranei di Palazzo della Corgna CITTA’ DELLA PIEVE – L’edizione dell’anno scorso è stata una delle più visitate della storia del Presepe e verrà sicuramente ricordata per il suggestivo allestimento e per la forza del tema affrontato che ha emozionato e fatto riflettere i visitatori. Sarà così anche nel 2016.

Per il 50° anno, il Terziere Castello allestisce nei sotterranei di Palazzo della Corgna il Presepe Monumentale, un’opera unica che si articola in più sale, in un percorso figurato attraverso i corridoi dei sotterranei di Palazzo della Corgna, per un totale di 8 stanze e più di 500 metri quadrati. Ogni sala è allestita minuziosamente dai volontari del Terziere, che lavorano per circa 3 mesi alla sua realizzazione. Sono ormai più di un centinaio, le statue di grandi dimensioni realizzate in cartapesta, terracotta, resina e arricchite da splendidi dettagli, sono state create appositamente da maestri artigiani italiani come Marco Guttilla. Quest’anno il presepe è stato realizzato partendo dal tema delle divisioni religiose, l’odio che diventa un muro tra due giardini. Non a caso il percorso inizia dall’attentato dell’11 settembre 2001. Un messaggio di pace e di speranza per l’umanità, che i volontari del Terziere Castello hanno voluto ricreare nella suggestione del Presepe Monumentale 2016. Per l’anniversario, una mostra racconterà la storia del presepe attraverso le immagini delle varie edizioni.

Cinque decenni di storia che verranno raccontati attraverso una mostra allestita per l’occasione. Anche quest’anno parte del biglietto verrà devoluto al Comitato per la Vita “Daniele Chianelli”, inoltre il mercatino solidale all’interno del Presepe, allestito dai magnifici artisti dell’Associazione Laboratorio Terrarte di Città della Pieve, donerà parte del ricavato ai terremotati del centro Italia. Non poteva mancare il nostro sostegno a chi quest’anno passerà un Natale fuori dalla propria abitazione distrutta dal sisma.

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