Perugia, mostra da Giotto a Morandi, il curatore Vittorio Sgarbi PERUGIA – Ad accogliere i visitatori è Vittorio Sgarbi che, in video, spiega le ragioni che lo hanno portato a concepire il percorso della mostra Da Giotto a Morandi. Tesori d’arte di Fondazioni e Banche italiane. Nelle sale di Palazzo Baldeschi, nel cuore di Perugia, sono state riunite 100 opere, tra dipinti e sculture, attraverso le quali si potrà verificare la pluralità degli orientamenti che stanno alla base del fenomeno del collezionismo bancario.
Si tratta di un patrimonio ampio che, per la varietà della sua composizione e per la sua stratificazione temporale, può essere considerato il volto storico e culturale dei diversi territori della nostra penisola.
Sono due i video – uno proiettato in una sala al piano terra del palazzo, l’altro al primo piano, prima dell’ingresso in mostra – in cui il curatore ribadisce ciò che ha annunciato a Roma nel corso della conferenza stampa di presentazione della mostra nella sede dell’associazione Civita: “Siamo di fronte ad un patrimonio di circa 13 mila opere, un tesoro straordinario dal quale abbiamo selezionato alcuni capolavori con l’obbiettivo di creare un temporaneo e magnifico museo parallelo”.
Prima del taglio del nastro, il presidente e il presidente onorario della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia Giampiero Bianconi e Carlo Colaiacovo, il presidente della Fondazione CariPerugia Arte Giuseppe Depretis e il segretario generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia Fabrizio Stazi, hanno spiegato al pubblico il senso del progetto, nato con l’obiettivo di valorizzare un patrimonio artistico diffuso e in parte nascosto.
La mostra, che apre proprio quest’anno in occasione dei 25 anni dalla nascita delle Fondazioni di origine bancaria, da sempre impegnate nella salvaguardia e nella promozione dell’arte vuole essere anche un incentivo per attrarre visitatori in Umbria. Poi un ringraziamento agli sponsor e ai prestatori che hanno permesso la realizzazione di questo grande progetto che si è avvalso della partnership tecnica di De Marinis Fine Art.
Cento opere, da Giotto, l’artista che ha rinnovato la pittura, così come Dante, suo contemporaneo, è ritenuto il “Padre” della lingua italiana, a Giorgio Morandi che, guidato da una sorvegliatissima coscienza formale, fu capace di infondere una solennità pacata e austera ai semplici oggetti del quotidiano.
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