[quads id=1] Nuovo Corriere Nazionale del 23 maggio 2018, sfogliabile Doveva essere una giornata di riflessione per Sergio Mattarella, all’insegna delle consultazioni al Quirinale con i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Elisabetta Casellati, e invece è stato un giorno convulso, con le polemiche su Giuseppe Conte, il nome proposto come premier da Salvini e Di Maio, accusato di aver ‘gonfiato’ uno dei suoi curriculum con esperienze di studio su cui spuntano dubbi.
Mentre esplodeva il caso dei cv di Conte, tra i leader del M5S e della Lega ci sono stati ben due vertici. Il nodo – oltre all’affaire Conte – è quello del ministro dell’Economia in pectore, Paolo Savona: voluto soprattutto dalla Lega ma fonte di preoccupazione al Colle per le posizioni critiche sull’euro.
Di Maio ha difeso Conte dicendo: “Non sanno più cosa inventarsi. Nessun ripensamento”. Per il resto si è limitato a un laconico: “Con Salvini stiamo cercando di fare un esecutivo”. Ma, nel nuovo complesso quadro politico, sembra rispuntare anche il nome dello stesso Di Maio come premier. Ipotesi che il leader leghista continua a stroncare (“Il premier? Resta Conte. No a Di Maio”) mentre difende la candidatura di Savona all’Economia: “È una garanzia per 60 milioni di italiani. A me piacerebbe molto”.
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