Moschea Umbertide, Valerio Mancini inizia lo sciopero della fame

Questo atteggiamento del Partito Democratico ha solo una connotazione politica: la reale intenzione di islamizzare la Regione Umbria

Moschea Umbertide, Valerio Mancini inizia lo sciopero della fame

UMBERTIDE – Valerio Mancini, consigliere regionale della Lega Nord, sulla questione della Moschea ad Umbertide, così come aveva annunciato ha iniziato lo sciopero della fame e l’occupazione dell’aula fino a venerdì 22 settembre (3 giorni che per Mancini indicano una valenza simbolica).

Nonostante questo ostruzionismo spicciolo, perseveriamo e vogliamo l’approvazione del documento che non chiude le porte a moschee o centri culturali islamici, ma invita ad una riflessione accurata e di buon senso attraverso l’attuazione di una moratoria sulle autorizzazioni e permessi. Da domani (Mercoledì ndr) – continua Mancini –  comincio lo sciopero della fame ed occupo il consiglio regionale, come forma di protesta per quello che è, di fatto, un mancato confronto e che attendo da oltre un anno.

La mozione era stata messa all’ordine del giorno della seduta precedente, ma la settimana scorsa non si è potuta discutere e il PD ieri ha abbandonato l’aula durante la presentazione dell’atto.

Ciò non è solo un’offesa all’atto della Lega, ma è un’offesa a tutti i cittadini. Questo atteggiamento del Partito Democratico ha solo una connotazione politica: la reale intenzione di islamizzare la Regione Umbria, impedendo di fatto quello che è un momento di riflessione e di libero arbitrio. Ringrazio tutte le forze di minoranza per l’attenzione datami ed attendo una presa di posizione da parte dei cittadini e dei consiglieri di Umbertide dove si sta costruendo la seconda moschea più grande in Italia. Così come dalla comunità di Marsciano che si è abilmente battuta contro il tentativo di costruire un altro centro culturale nella località di Ammeto”.

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