Lucio Tabarrini celebra venti anni di attività a Perugia



Lucio Tabarrini celebra venti anni di attività a Perugia

Venerdì 22 aprile l’imprenditore perugino Lucio Tabarrini apre alla città i due punti vendita di San Sisto e San Marco per dare la possibilità ai consumatori perugini di incontrare produttori, cuochi e personaggi del mondo del food regionale. In un settore nel quale la concorrenza è sempre più intensa e con due crisi economiche alle spalle venti anni ininterrotti di attività di vendita al dettaglio di prodotti alimentari – nel quartiere San Marco – da parte di un imprenditore individuale sono un fatto quasi unico.

Un traguardo celebrato con una non-stop di appuntamenti accompagnati da consigli, informazioni, dimostrazioni e degustazioni. Per tutta la giornata di venerdì, gli chef Paolo Trippini, Lorenzo Cantoni, Giorgione, Luca Antonucci, Silvana Mincigrucci, Cristiano Minelli e Daniele Guidantoni realizzeranno piatti particolari legati all’evento con successiva degustazione. Durante la giornata inoltre si terrà la tappa di selezione umbra del Campionato del mondo di pesto in programma a giugno in Liguria. Prevista la presenza di Cortador de Jamon, tra le migliori 4 tagliatrici di prosciutto al mondo, mentre i maestri Renzo Fantucci e Mario Corradi effettueranno il taglio delle forme di Parmigiano Reggiano invecchiato 96 mesi e 216 mesi.

Alle 20 il taglio della torta alla presenza della consigliera regionale, Simona Meloni, del sindaco di Perugia, Andrea Romizi, del presidente della Camera di commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni, del presidente regionale Fida- Confcommercio, Samuele Tognaccioli e del direttore Risorse umane di Etruria Retail, Mauro Balani.

Presentando l’evento per i venti anni della sua attività, Lucio Tabarrini ha parlato di «traguardo in controtendenza, considerando i problemi economici che nel frattempo hanno interessato la città e l’intero Paese». In 20 anni la sua attività si è allargata in termini di spazio, il secondo negozio a San Sisto, e di “squadra”. «Siamo passati da 7 a 19 collaboratori, 12 dei quali sono “nati” con me: grazie alla stretta collaborazione con l’Università dei sapori abbiamo formato fior di professionisti. Non è scontato che già a 20 anni si sia capaci di tagliare perfettamente il prosciutto o una fettina a mano. Hanno avuto coraggio a seguirmi nella passione che metto nel trasmettere la cultura del cibo: quando cerchiamo personali, nell’annuncio scriviamo “cerchiamo giovani che vogliano fare esperienza”.

Esperienza ed entusiasmo non si possono comprare: la prima si fa sul campo, il secondo si trasmette tramite stimoli continui». Una sfida nel segno della qualità e della cultura del cibo. «Abbiamo trasmesso la conoscenza concretamente, non tramite dépliant o sito web e venerdì 22 vorremmo veicolare tale messaggio anche ai consumatori, parlando loro di qualità, non solo di prodotti, di valore più che di prezzi». Non un punto di arrivo ma una rampa di lancio verso nuovi traguardi. «Realtà come la nostra non si contrappongono alla GDO: il servizio è diverso e c’è spazio per tutti, non c’è però spazio per l’improvvisazione e i due anni di Covid hanno dimostrato che il consumatore vuole essere informato, vuole conoscere cosa acquista e mangia». A coordinare gli eventi previsti venerdì nei due negozi, sarà il giornalista enogastronomico, Maurizio Pescari che presentando tali appuntamenti ha ricordato il contributo di Lucio Tabarrini nella promozione di prodotti tipici regionali di qualità nei cui negozi, ad esempio, si vendono circa 1.200 bottiglie di olio d’oliva umbro.

«Ho sempre ammirato la sua capacità di creare ostacoli da superare e anche in questa occasione si distingue: altrove avremmo per una giornata simile avremmo trovato sconti del 30% su tutti i prodotti, Lucio ha organizzato incontri con i produttori per parlare di qualità, un concetto che va oltre il prodotto. Non ha creato una geografia economica della clientela, ma sappiamo che nei suoi negozi va chi vuole capire cosa può comprare». Non a caso la frase simbolo che accompagna questi venti anni è “Da venti anni trasmettiamo ai nostri clienti la cultura del cibo”; aspetto sottolineato dalla consigliera regionale, Simona Meloni, intervenuta alla conferenza stampa.

«La politica dovrebbe prendere esempio, trasformando – come ha fatto Lucio – ogni ostacolo in opportunità e cercando di capire cosa si può fare per agevolare un settore per il quale troppo spesso si va avanti più per slogan che per proposte concrete. Dobbiamo riflettere sulle difficoltà che l’attuale crisi internazionale ha messo in evidenza: ci siamo accorti che il 40% delle materie prime alimentari arrivano di paesi in guerra ma sappiamo anche quanto è elevata in Umbria e in Italia la percentuale di terreni agricoli incolti».

 

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