La rassegna stampa in televisione, prime pagine in pdf del 10 7 ’23
Camorra: blitz Cc contro clan Cesarano, tentato omicidio, estorsione aggravata, rapina, spaccio
Questa notte, a Castellammare di Stabia (Na), Pompei (Na) e nelle province di Brescia e di Pisa, i militari della Compagnia Carabinieri di Castellammare di Stabia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 18 indagati, gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione armata di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsione aggravata dal metodo mafioso, porto illegale di arma clandestina aggravato dal metodo mafioso, rapina aggravata dal metodo mafioso, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti.
Le indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castellammare di Stabia e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno avuto origine nel giugno del 2020, all’indomani della chiusura di una prima tranche di investigazioni che aveva consentito di raccogliere gravi indizi di reità a carico di 16 indagati, accusati a vario titolo di aver dato vita ad un gruppo criminale, originariamente incardinato nel clan Cesarano che, sfruttando la momentanea assenza di una vera e propria leadership all’interno del sodalizio, si sarebbe organizzato allo scopo di assoggettare al suo controllo parte del territorio della città di Castellammare di Stabia, ponendo in essere una serie di estorsioni in danno di commercianti ed attività imprenditoriali della zona e, parallelamente, avviando una florida attività di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’indagine aveva condotto all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare eseguita dai militari dell’Arma nell’ottobre del 2021 ed anche alla condanna di alcuni imputati che nel frattempo hanno definito la propria posizione con il rito abbreviato. Il prosieguo delle attività investigative è stato invece indirizzato agli aspetti associativi ed ha permesso di raccogliere gravi indizi circa l’attuale operatività del clan Cesarano, quale associazione armata di tipo mafioso avente per scopo la commissione dei delitti di estorsione, traffico di sostanze stupefacenti e detenzione di armi, finalizzata all’acquisizione del controllo delle attività illecite e lecite di Castellammare di Stabia, di Pompei e delle zone limitrofe.
La Dia ha eseguito un provvedimento di confisca, emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta del procuratore di Napoli e del direttore della Dia, nei confronti di un imprenditore attivo nel settore edile, ritenuto contiguo a un clan camorristico della provincia di Caserta. Nel mese di gennaio 2015, l’imprenditore era stato colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Napoli ed eseguita dalla Dia, a seguito della quale veniva condannato alla pena di 7 anni di reclusione per associazione di tipo mafioso. L’imprenditore era stato individuato quale espressione imprenditoriale del clan, a vantaggio del quale avrebbe gestito il controllo degli appalti con particolare riferimento a quelli relativi all’Azienda ospedaliera “S. Anna e S. Sebastiano” di Caserta. A maggio scorso è stato colpito da un provvedimento di confisca definitivo di 14 disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa 6 milioni di euro. Con il provvedimento di oggi è stata eseguita la confisca di ulteriori rapporti finanziari nella disponibilità dell’imprenditore per un valore stimato di oltre 2 milioni di euro.
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