04/03/2018 – La guerra dei dazi, coppia tra Usa e Cina e su questo interviene anche il leader leghista, Matteo Salvini. E intanto è passato quasi un mese dalle elezioni, ma pare che sia passata solo qualche ora: alla vigilia delle consultazioni al Quirinale la situazione resta congelata esattamente come se fosse la mattina del 5 marzo.
Due partiti che rivendicano la vittoria e palazzo Chigi, un perdente dilaniato, un semiperdente che si è messo in posizione di attesa, e sta alla finestra. I quotidiani di stamane fotografano il paesaggio, e spiegano. Spiegano che il primo giro di consultazioni, c’è da scommetterci, finirà come è iniziato, nell’incertezza, e che questa no sarà colpa della Presidenza della Repubblica.
Nel giro di poche ore il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha prima annunciato un accordo con l’Alto commissariato per i rifugiati dell’Onu (Unhcr) per il ricollocamento di oltre 16.000 richiedenti asilo africani verso Paesi occidentali, e poi lo ha sospeso dopo le tante polemiche in patria e all’estero. “Ho deciso di sospendere l’applicazione di questo accordo e di ripensarne i termini”, ha dichiarato Netanyahu sulla sua pagina Facebook.
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