Intervista video con il colonnello Mauro Bruschi, Strade sicure
Una media di 110 mila chilometri al mese, circa un migliaio di identificazioni al mese, una ogni 130 di queste porta a un fermo, a un arresto e a un sequestro. Sono alcuni numeri dell’operazione Strade sicure, voluta dal Parlamento, effettuata nelle regioni Marche ed Umbria. A dirlo è il comandante del raggruppamento Esercito Umbria e Marche, Colonnello Mauro Bruschi. «In 5 mesi – ha detto il comandante – sono stati effettuati 30 fermi, 6 arresti, 7 sequestri e oltre 40 interventi a favore di incidenti stradali o a soccorso della popolazione in ambito sanitario».
Questa mattina in piazza IV Novembre è stato presentato il nuovo parco mezzi in dotazione all’Esercito. Si tratta di Jeep Renegade con quatto ruote motrici, auto a basso consumo più idonee al movimento all’interno dei centri urbani dell’Umbria e di Perugia. Le vetture sono state assegnate per il servizio di controllo del territorio a supporto in maniera complementare e sussidiaria delle forze dell’ordine.
Strade sicure vede l’impiego di militari, a sostegno del controllo del territorio, in supporto ed integrazione delle forze dell’ordine: Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco ed altro. Operazione iniziata 11 anni fa e tocca quasi 7 mila persone. Oltre 7000 uomini e donne su tutto il territorio nazionale stanno conducendo l’operazione su 53 delle provincie italiane in 10 raggruppamenti.
Il raggruppamento Esercito Umbria e Marche attualmente è impegnato a presidiare i territori di Assisi, Santa Maria degli Angeli, Spoleto, Cascia, Norcia, Castelluccio e Perugia con particolare attenzione a tutti gli istituti del Ministero di Grazia e Giustizia, Tribunale Civile, Penale e Procura generale. Video integrale
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