Incidente aereo a Terni: morti pilota e passeggero

Velivolo decollato dall’aviosuperficie ‘Leonardi’ precipita a terra

Incidente aereo a Terni: morti pilota e passeggero

Un tragico incidente aereo si è verificato nei pressi della superstrada E45, ai limiti della zona di Maratta. Il velivolo, un monomotore quadriposto P.66 C con marche I-IABS, era decollato dall’aviosuperficie ‘Leonardi’ di Terni intorno alle 13.15, diretto verso l’aviosuperficie de L’Aquila. A bordo si trovavano il pilota, Massimo Sciannimanico, di 58 anni, e il passeggero, Claudio Di Giacomo, di 63 anni, entrambi di Pescara.

Dopo pochi secondi dal decollo, l’aereo ha perso quota e si è schiantato, prendendo fuoco. Nonostante l’intervento tempestivo degli operatori del 118 e dei vigili del fuoco, che hanno domato le fiamme estese alla vegetazione circostante, per i due uomini non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono intervenute anche le forze dell’ordine, tra cui carabinieri, polizia locale e polizia di Stato, che hanno avviato le prime indagini sotto il coordinamento della procura di Terni, rappresentata dal pm Raffaele Pesiri.

L’area dell’incidente, situata tra i territori comunali di Terni, Narni e San Gemini, è stata raggiunta dalla polizia scientifica e dagli investigatori della squadra mobile. Le condizioni meteorologiche al momento dell’incidente erano ottimali e il velivolo non avrebbe toccato i cavi elettrici della media tensione presenti nei pressi della superstrada.

Due ispettori dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) sono giunti da Roma per avviare l’iter di ricostruzione della dinamica e delle cause della tragedia. Le condizioni dell’aeromobile, in gran parte bruciato dalle fiamme, potrebbero complicare il lavoro investigativo, che si baserà anche sulle testimonianze di chi ha assistito all’incidente.

Il velivolo, costruito nel 1978, sembrava essere in buone condizioni e con manutenzioni regolari, l’ultima delle quali effettuata presso l’aeroporto dell’Umbria, a Perugia. Le ipotesi sulle cause dell’incidente spaziano dall’errore umano al malore del pilota, fino al guasto tecnico, che potrebbe non aver concesso il tempo sufficiente per tentare un atterraggio d’emergenza.

L’incidente ha suscitato grande cordoglio per la scomparsa di Massimo Sciannimanico e Claudio Di Giacomo, entrambi molto conosciuti e stimati nei loro territori d’origine. La procura di Terni continuerà a indagare per fare chiarezza sulle cause dell’incidente e garantire giustizia alle vittime.

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