Inciampa in un tombino a Foligno, frattura omero per signora romana
di Morena Zingales
FOLIGNO – Frattura comminuta meta-epifisaria prossimale dell’omero sinistro, trauma cranico lieve, con ferita frontale necessitante di punti di sutura e contusione distorsiva del terzo raggio della mano sinistra. Questo è quanto refertato sabato scorso (14 aprile 2018) dal Pronto Soccorso dell’ospedale di Foligno a Graziella Testi, una signora romana di 77 anni, vittima di una violentissima caduta.
La signora stava camminando, insieme a degli amici, in un marciapiede in pendenza dissestato in via Benedetto Cairoli a Foligno. In prossimità dell’incrocio con viale Luigi Chiavellati è inciampata in un tombino, rialzato dal piano stradale di due centimetri, volando “letteralmente” a terra.
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Non c’è stata alcuna possibilità di evitare la caduta e il tonfo a terra è stato pauroso per la poveretta. «Non lo avevo visto – ha dichiarato la signora – e non potevo mai immaginare di trovarmi davanti a un tombino del genere. I miei amici (tra questi anche le Monache Benedettine di Bastia Umbra ndr), non hanno fatto in tempo a prendermi, io per cercare di salvarmi il volto ho poggiato il braccio in avanti, ma questo ha causato la frattura scomposta dell’omero oltre al taglio sopracciglio e una contusione alla mano sinistra».
La signora Graziella, che ha raccontato alla nostra redazione la sua sventura folignate ha detto: «Sono rimasta a terra per tanti minuti prima che arrivasse un’ambulanza, non sono riuscita a rialzarmi, da lì ho capito che la cosa era grave, ma non per l’ospedale».
Ambulanza è arrivata dopo circa 20 minuti
L’ambulanza è arrivata dopo 20 minuti circa e la polizia municipale era passata dalla via per tre volte senza notare la presenza della ferita. Sul posto sono arrivati diversi passanti volenterosi che hanno prestato soccorso alla signora. Una donna, residente nel palazzo antistante, l’avvocato Alessia Riommi, è scesa portando ghiaccio e una coperta. Quest’ultima ha raccontato che quel tombino è stato la causa di molte cadute. In quello stesso punto altre due anziane signore sono cadute, quindi è di chiaro ostacolo al camminamento.
L’ospedale di Foligno le ha dato 30 giorni di prognosi
Una volta arrivata al pronto soccorso non è stato facile farsi medicare: «Siamo arrivati alle 20 di sabato e usciti prima della mezzanotte. Abbiamo atteso due ore prima che i medici mi visitassero – ha detto la donna – “il mio caso non era urgente”, intanto impazzivo dal dolore. Fortuna che i miei amici non mi hanno abbandonato da sola in ospedale. Suor Debora e Valentina Conti, sono rimaste con me fino alla fine e mi hanno riaccompagnato al Monastero delle Benedettine di Bastia, dove sono stata ospite in questi due giorni di vacanze umbre. Anche gli altri amici e le consorelle mi sono stati vicino in questa terribile sventura. Doveva essere una pausa e invece per colpa di quel maledetto tombino mi è finita male».
La signora Testi ora ha un tutore
La signora Testi ora ha un tutore e dovrà stare con quello. Adesso tornerà a Roma e nell’ospedale della Capitale si farà nuovamente visitare. Non è escluso l’intervento chirurgico perché, come abbiamo detto, si tratta di una frattura comminuta meta-epifisaria prossimale dell’omero sinistro. Ora spetterà ai medici romani come sia opportuno intervenire, se con operazione o ingessatura.
La signora presenterà un esposto e denuncerà il comune di Foligno, tramite l’avvocato folignate Alessia Riommi (la residente di via Cairoli ndr) che si è offerta gratuitamente di aiutarla.
Quel tombino è così da tanto tempo anche dalle telecamere Google Maps si vede.
Si ringraziano per le info e le foto: Suor Debora, Valentina Conti, Emanuela Renesto, Mario Mariani, Suor Noemi e Suor Myriam
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