IlMioVotoConta la rivolta del Movimento 5 Stelle in Regione [Guarda il video]

IlMioVotoConta la rivolta furiosa del Movimento 5 Stelle in Regione «Catiuscia Marini Shock! perde le staffe e interrompe l’intervento del M5s! È da molti anni che in Consiglio Regionale non erano abituati ad una vera opposizione e quando stanno per soccombere perdono le staffe…» Con queste parole il M5s pubblica un video sulla sua pagina Facebook.

Ma cosa è accaduto in realtà? In consiglio regionale si doveva parlare dei fondi strutturali europei. Si è verificato un acceso confronto sulla crisi del governo tra i consiglieri del Movimento 5 Stelle, Liberati e Carbonari, e il vicepresidente dell’Assemblea, il Marco Guasticchi. Il M5s ha esposto dei cartelli con il tricolore e la scritta “#Ilmiovotoconta”. Il dibattito è continuato ancora per altri minuti, alcuni hanno tentato di togliere i cartelli dall’aula.

Parole come “Viva il presidente”, “stai “Facendo il circo” e altre hanno acceso l’attenzione dei media

“Un ‘no’ fermo e deciso agli inaccettabili comportamenti antiistituzionali messi in atto stamani in Aula dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle: con la loro azione, oltre a ritardare in maniera ingiustificata l’inizio dei lavori della Assemblea legislativa hanno gettato discredito sulla figura del Presidente della Repubblica, massima figura di garanzia della nostra democrazia”. Così il consigliere regionale Marco Vinicio Guasticchi (vicepresidente Assemblea legislativa-PD) che interviene con una “forte e severa critica” ai colleghi del M5S che all’inizio della seduta d’Aula odierna, dedicata alla sessione Europea, hanno messo in atto una protesta, relativa alle vicende della crisi di governo nazionale, messa in atto con l’esposizione di cartelli e vivaci scambi di battute con gli altri colleghi. “A fronte della proditoria azione dei colleghi del M5S – aggiunge Guasticchi –, che ha impedito per quasi un’ora di avviare i lavori della massima espressione elettiva dei cittadini umbri, ho ritenuto opportuno e doveroso portare in Aula il ritratto del Presidente della Repubblica, per riaffermare con un gesto pubblico il riconoscimento al massimo Garante della Costituzione italiana e della nostra democrazia repubblicana. Un sentimento civile – conclude – che tutti i cittadini, e prima di ogni altro i rappresentanti eletti dai cittadini, debbono avere nei confronti di questa Istituzione”.

Poi è avvenuto un acceso confronto tra Andrea Liberati e la presidente della giunta Catiuscia Marini: «Capisco la volontà di buttarla in caciara. Donanzi a questo caos io non chiederò scusa perché sono da questa parte e perché prima dovete farlo voi e alcuni di voi nei confronti dei cittadini umbri che subiscono una mala gestione da anni. Voi non accettate che si parli di mafia in Umbria, questo è il problema».

Interviene la Marini: «Liberati pulisciti la bocca» e Liberati: «Parlo io, non parla lei in questo momento per favore». Marini continua: “Prima di parlare, capito! Leva i tuoi scheletri” E Liberati replica: «Parlo io, io non ho scheletri guardi, io ho una vita ricca, molto meglio della sua che con i contributi figurativi, unitamente ad altri, sottrae denari agli umbri con due pensioni». Liberati alza il tono della voce e urla: «Se vogliamo metterla in questo piano dovete chiedere scusa voi agli umbri. Due pensioni, ch’è chi non prenderà niente». Infine interviene la presidente dell’assemblea Legislativa per cercare di calmare i toni.

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