Il Procuratore Generale carceri Terni 33% detenuti senza sentenza
Il Procuratore Generale visita – La visita del procuratore generale di Perugia, Sergio Sottani, alle strutture detentive dell’Umbria ha messo in luce criticità significative, in particolare nel carcere di Terni. Attualmente, il 33% della popolazione carceraria di Terni è in attesa di una sentenza definitiva, contrariamente a quanto previsto per questo istituto che dovrebbe ospitare solo detenuti con condanne definitive.
Durante la visita, il procuratore ha incontrato i dirigenti e il personale delle strutture di Spoleto, Orvieto e Terni, inclusi i responsabili delle aree sanitarie e trattamentali. Questo incontro rientra in un programma di monitoraggio che si tiene annualmente, al fine di valutare le condizioni delle strutture penitenziarie a distanza di un anno dall’ultimo incontro istituzionale.
Il 29 agosto, il procuratore generale proseguirà il suo tour con una visita alla casa circondariale di Perugia. Questo monitoraggio segue la raccolta dei dati riguardanti i detenuti con problemi di tossicodipendenza e psichiatrici, i quali sono soggetti al recente protocollo firmato tra gli uffici giudiziari umbri e le Asl.
Nei primi giorni di settembre, il procuratore generale, insieme ai procuratori del distretto, incontrerà i direttori e i comandanti del personale degli istituti penitenziari umbri, nonché i vertici dell’Ufficio distrettuale di esecuzione penale esterno.
Dai dati raccolti fino al 2 agosto, emerge un significativo sovraffollamento nelle carceri visitate, con un’incidenza particolarmente elevata a Terni. La casa circondariale di Terni, con una capienza regolamentare di 422 posti, ospita attualmente 563 detenuti, dei quali 149 sono stranieri. Di questi, 95 presentano disturbi psichiatrici e 136 problemi di tossicodipendenza.
La casa circondariale di Spoleto, che prevede una capienza di 450 posti, accoglie attualmente 462 detenuti, inclusi 45 stranieri. Qui, 40 detenuti hanno problemi di tossicodipendenza e 5 sono affetti da disturbi psichiatrici.
A Orvieto, la situazione è leggermente diversa: l’istituto conta 119 detenuti a fronte di 98 posti letti previsti. Di questi, 61 sono tossicodipendenti e 35 hanno problemi psichiatrici.
Le carenze di personale sono un altro problema rilevante. A Terni, l’organico di polizia penitenziaria è composto da 194 unità, contro le 262 previste. A Spoleto, le unità effettive sono 260 rispetto alle 273 previste, mentre a Orvieto sono 55 rispetto alle 62 previste.
Nel corso del 2024, la casa circondariale di Terni ha registrato 13 tentativi di suicidio, 39 casi di autolesionismo e 8 aggressioni fisiche al personale di polizia penitenziaria. Spoleto ha visto 6 tentati suicidi, 58 autolesionismi e 1 aggressione agli agenti. Orvieto non ha registrato tentativi di suicidio, ma ha avuto 7 casi di autolesionismo e nessuna aggressione alla polizia.
Il procuratore generale ha sottolineato che il sovraffollamento e le carenze di personale complicano la gestione e la sicurezza all’interno degli istituti. La situazione è stata definita critica, con un impatto diretto sulla qualità della vita dei detenuti e sul funzionamento complessivo delle strutture penitenziarie.
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