Il Nuovo Corriere Nazionale Di Domenica 21 Ottobre 2018
Il Nuovo Corriere Nazionale di domenica 21 ottobre 2018 “Dl fiscale, ‘genialata’ di Salvini”. Apre così l’Edizione di oggi (domenica 21 ottobre) del Nuovo Corriere Nazionale. L’articolo di Sandro Roazzi spiega perché si tratta di una ‘genialata’, che riporta la pace nel Governo dopo il Consigliodei ministri di ieri. Perché toglie dal tavolo il maxi condono (con salvacondotto anche penale) che aveva fatto insorgere i Cinquestelle, ma inserisce la maxi sanatoria, con sconto anche sul capitale, verso i debitori di Equitalia. Ossia, coloro che hanno un debito accertato con Equitalia ma non l’anno saldato. Si tratta di 13 miliardi di euro che, scontati, i debitori accertati correranno a pagare, togliendosi così dai pasticci.
L’articolo di Roazzi fa poi il punto sulla situazione politica e presenta il contenuto della posizione sulla Manovra che, unitariamente, Cgil, Cisl e Uil presenteranno al Governo.
In grande evidenza l’intervento del ministro Paolo Savona, dal titolo “l’Italia? È strasolvibile”. Un intervento articolato e come al solito di grande livello, quello del professor Savona sul Nuovo Corriere Nazionale, che arriva dopo il ‘downgrading’ di Moody’s sul debito italiano e che è davvero da leggere.
Sempre in tema di politica economica da segnalare l’articolo di Paolo Di Mizio, per anni conduttore di successo della rassegna stampa serale del Tg5, che era diventata un ‘cult’, e ora collaboratore di punta del Nuovo Corriere Nazionale, dal titolo: “C’è un tesoro, si chiama Iva. Ma lo teniamo prigioniero”.
E, ancora, il dossier curato da Liliana Chiaramello, che ha esaminato la relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale del Ministero dell’Economia e delle Finanze, presentata insieme al Def. Un dossier dal quale emerge che il mancato gettito da evasione fiscale e contributiva ammonta a 107 miliardi di euro (dato 2016), Recuperando questa cifra (ma anche assi meno), l’Italia metterebbe a tacere i mercati e si salverebbe.
Nella Politica, Antonio Maglie scrive un interessante articolo dal titolo “Renzi vuole tornare al futuro. Ma è il tunnel di un ego ferito”, con sottotitolo “Né analisi né gioco di squadra: la Leopolda, rito malinconico”.
L’ex sottosegretario alle Comunicazioni, Vincenzo Vita, rende noto nell’intervento a pagina 10 del giornale che il Parlamento europeo ha fatto un regalo alle lobbies delle tv commerciali aumentando gli spot che si possono trasmettere, criticando duramente questa decisione.
Da leggere l’interessantissimo dossier di Giancarlo Elia Valori sulla guerra dell’intelligence tra Usa e Cina. Valori traccia un quadro dettagliato che disegna in modo perfetto la guerra in corso, fornendo anche notizie inedite e tracciando anche l’ipotesi di un possibile accordo che circoscriva e depotenzi questo scontro pericoloso.
Sempre in tema di dossier, certamente da leggere anche quello di Gian Francesco Romano, dal titolo “Myanmar, il genocidio dimenticato”.
Nell’Economia la notizia che c’è l’ok per il concordato di Astaldi (la cui crisi ha di fatto bloccato anche i lavori del sistema viario Quadrilatero Umbria-Marche), ma a tempo. Per evitare il fallimento ci sono 60 giorni. Sempre in Economia la chiusura della base Ryanair di Alghero e l’importante commessa per Fincantieri, che costruirà 4 navi di lusso da crociera per Msc.
In Cultura l’importante esposizione su Picasso a Milano (articolo di Matilde Verdi), con opere del grande artista e ‘pezzi’ a cui si è ispirato. Nello Sport l’articolo di Paolo Fabrizi dal titolo “Cina-Usa, a San Siro il derby dei miliardi”, rivelando che “ai nerazzurri la partita sui valori di mercato. Finisce 555 a 486 milioni”.
In Cronaca il Nuovo Corriere Nazionale apre con la notizia in esclusiva (articolo di Matteo Borrelli) sul caso della pensione nemmeno d’oro, ma di platino, del pensionato del Comune di Perugia, l’avvocato Mario Cartasegna. Dopo che il giudice di Perugia gli aveva ridotto da 25mila euro netti a mese (più tredicesima) la pensione percepita, intimandogli pure di versare 3,3 milioni di pensioni indebitamente percepite, la Sezione centrale della Corte dei conti ha ribaltato la sentenza, dandogli ragione. La sentenza è definitiva. Cartasegna potrà godersi senza più problemi l’assegno mensile Inps da 50mila euro lordi + tredicesima (651mila euro l’anno lordi totali). Un caso che fece scalpore nel 2005, quando fu tirato fuori dal ‘segugio anti casta’, Gian Antonio Stella, sul Corriere della Sera. E che, visto che decine di amministratori del Comune di Perugia tennero il prosciutto sugli occhi per anni, alla sconfitta storica, dopo 70 anni di predominio, della sinistra nelle elezioni comunali di Perugia.
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