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Jack Smith, il procuratore speciale che accusa Trump
Jack Smith, il procuratore speciale, è al centro delle attenzioni dopo aver incriminato l’ex presidente americano Donald Trump in relazione alle carte segrete trovate a Mar-a-Lago.
Nominato procuratore capo della Corte penale internazionale dell’Aja nel 2018, Smith ha svolto indagini sui crimini di guerra in Kosovo. Il ministro della Giustizia americano, Merrick Garland, lo ha scelto appositamente per gestire le indagini su Trump, allo scopo di isolare il Dipartimento di Giustizia da accuse e sospetti di persecuzione politica nei confronti di un rivale di Joe Biden per le elezioni del 2024.
Fin dal suo insediamento lo scorso novembre, Smith ha promesso di agire rapidamente e, come notano alcuni suoi ex colleghi, ha mantenuto la sua promessa, dimostrando l’approccio che lo contraddistingue da decenni nel suo lavoro. “Jack è molto svelto. Dubito che dorma molto”, ha affermato uno dei suoi ex colleghi.
Laureato ad Harvard e politicamente indipendente, Smith è un veterano del Dipartimento di Giustizia, dove ha guidato la sezione Integrità pubblica e ha lavorato come procuratore sia a livello statale che federale a New York e in Tennessee. Nel corso della sua carriera, ha seguito casi di alto profilo, tra cui l’incriminazione dell’allora governatore della Virginia, Bob McDonnell, e del deputato Rick Renzi, entrambi repubblicani./fonte agenzia nazionale di stampa associata
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