Hotel Rigopiano, ancora nessuna notizia di Alessandro Riccetti

I soccorritori continuano a lavorare senza sosta nel tentativo di raggiungere e recuperare le persone che ancora mancano all’appello

Hotel Rigopiano, ancora nessuna notizia di Alessandro Riccetti  FARINDOLA – Si continua scavare tra le macerie e la neve dell’hotel Rigopiano, spazzato via da una valanga il 18 gennaio. I soccorritori continuano la loro opera incessante di scavo a 1.200 metri d’altezza. Sono 11 le persone salvate, cinque i corpi senza vita, mentre sono 23 i dispersi segnalati. Non si hanno ancora notizie di Alessandro Riccetti, il ternano di 33 anni che lavorava alla reception del resort. L’ultima sua immagine risale più o meno alle 16 di mercoledì. L’ha invita, via Whats App, alla fidanzata in Brasile. Poi è calato il silenzio.

Alessandro Riccetti

Ai due sopravvissuti recuperati all’alba di giovedì – il cuoco Giampiero Parente e il manutentore dell’hotel Fabio Salzetta – si aggiungono la moglie di Parete, Adriana Vranceanu, e il figlio Gianfilippo, salvati nella mattinata di ieri, e i tre bimbi recuperati nel pomeriggio: l’altra figlia di Parete, Ludovica, Edoardo Di Carlo e Samuel Di Michelangelo. Sono poi state estratte vive altre quattro persone, due uomini – Giampaolo Matrone (lievemente ferito) e Vincenzo Forti – e due donne, Francesca Bronzi e Giorgia Galassi.

Ieri sono state riconosciute altre tre vittime: si tratta di di Sebastiano Di Carlo, 49 anni, di Loreto Aprutino (Pescara), della moglie Nadia Acconciamessa, papà e mamma di Edoardo, e di Barbara Nobilio, di 51 anni, anch’essa di Loreto Aprutino. La tragedia ha per ora lasciato soli due bimbi, Edoardo Di Carlo che nella tragedia ha perso entrambi i genitori, mentre per Samuel Di Michelangelo non si hanno notizie del papà e della mamma, il poliziotto, Domenico, 41 anni, di Chieti, e Marina Serraiocco, che vivono a Osimo (Ancona). Le altre due vittime della tragedia sono il maitre dell’hotel Alessandro Giancaterino e del cameriere Gabriele D’Angelo.

I soccorritori continuano a lavorare senza sosta nel tentativo di raggiungere e recuperare le persone che ancora mancano all’appello. Oggi sarà una lunga giornata con la speranza di trovare ancora qualcuno in vita sotto cumuli di neve e detriti.

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