04/11/2018 Rispondere a domande scomode e dirette non è prerogativa di nessun mestiere, ma prendere una posizione lo è, ed è una prerogativa che appartiene a un mestiere fondamentale e inquinato: quello del politico. Nella giornata di ieri Mark Zuckerberg ha testimoniato davanti al Congresso americano in un’udienza durata 6 ore in cui è stato discusso il ruolo di Facebook nel recente scandalo Cambridge Analytica.
Il CEO di Facebook ha pronunciato una testimonianza introduttiva davanti ai Membri del Congresso in cui si è assunto piena responsabilità dei recenti avvenimenti legati alle violazioni della privacy degli utenti di Facebook, alla proliferazione del fenomeno delle fake news e alle interferenze estere nei processi democratici di diversi stati del mondo, Stati Uniti e Regno Unito su tutti.
Guarda anche: Facebook penalizza le news? Noi spieghiamo come continuare a seguirci. Il consiglio di Morena |
È seguito un serratissimo botta e risposta tra Mark Zuckerberg e diversi senatori appartenenti al comitato commerciale e giudiziario del Congresso e, per la prima volta dalla nascita di Facebook, Zuckerberg ha dovuto confrontarsi e rendere conto direttamente alla politica o, più precisamente, a personalità che lui non aveva scelto e su cui non aveva alcun controllo.
Commenta per primo