Elezioni USA: sfida tra Harris e Trump, rassegna stampa del 5 11 ’24

In Italia, si discute anche del caso migranti al Consiglio Superiore della Magistratura

Elezioni USA: sfida tra Harris e Trump, rassegna stampa del 5 11 ’24



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Elezioni USA: sfida tra Harris e Trump, rassegna stampa del 5 11 ’24

Oggi, 5 novembre 2024, il mondo è concentrato sulle elezioni americane, dove la sfida tra la democratica Kamala Harris e il repubblicano Donald Trump è serrata, con sette Stati chiave in bilico e tensioni sociali elevate. Washington è blindata, e la Guardia Nazionale è mobilitata per eventuali disordini. Questo clima teso è aggravato dalla polarizzazione del Paese, con Harris che punta a mobilitare il voto femminile e Trump che cerca sostegno dagli elettori bianchi. La comunità ispanica è considerata cruciale per il risultato, mentre l’asse tra Trump e Netanyahu ha attirato attenzione e polemiche, data la presunta influenza sionista nella politica americana.

In Italia, si discute anche del caso migranti al Consiglio Superiore della Magistratura, con il Presidente della Repubblica e la Presidente del Consiglio osservati speciali. In cronaca, un episodio di violenza scolastica ha visto un dodicenne accoltellare un compagno, fortunatamente senza gravi conseguenze, per una questione di compiti copiati.

L’anniversario dell’alluvione di Alba accende i riflettori sulle difficoltà attuali in Piemonte e sulla devastazione a Valenza, con dispersi e nuove allerta. Intanto, si guarda alle elezioni presidenziali statunitensi per comprendere l’evoluzione del contesto internazionale, specialmente in rapporto ai rapporti con Israele e il conflitto in Ucraina.

La giustizia italiana è al centro del dibattito con sentenze importanti sul rimpatrio dei migranti, mentre la Lega insiste sulla riduzione del canone RAI e sull’espulsione dei clandestini. In economia, Stellantis e le vendite auto registrano un calo significativo, riflesso di un’economia in difficoltà.

Infine, i candidati presidenziali americani, dopo una campagna elettorale segnata da polemiche, si giocano tutto negli swing states. Per Trump, la possibilità di riconfermare l’approccio “America First”, mentre Harris punta su cambiamenti interni e sulla transizione ecologica. La situazione resterà tesa finché i risultati non saranno ufficiali, con già pronte le squadre legali per contestazioni.

Gli Stati Uniti si svegliano per un giorno cruciale, con il paese che si appresta a decidere il prossimo presidente. I candidati in corsa sono la democratica Kamala Harris e il repubblicano Donald Trump, in un confronto serrato che si gioca principalmente in sette “swing states” chiave, tra cui Pennsylvania, Michigan, Arizona e Georgia. Con una società americana profondamente divisa, è alta l’allerta per possibili tensioni e scontri, in particolare nelle città maggiori come Washington D.C., dove la Guardia Nazionale è stata mobilitata a scopo precauzionale.

L’esito delle elezioni rimane incerto, ma la matematica del collegio elettorale è chiara: per vincere, uno dei candidati deve conquistare almeno 270 voti elettorali sui 538 disponibili. Il conteggio potrebbe protrarsi fino a tarda notte o addirittura oltre, data la complessità del sistema e la probabilità di contestazioni legali.

Profilo dei Candidati:

  • Kamala Harris, vicepresidente in carica, ha condotto una campagna puntando sui diritti civili, sul miglioramento dell’accesso alla sanità e su politiche ambientali sostenibili. Harris ha fatto appello soprattutto alle minoranze, sperando in una grande partecipazione del voto ispanico e afroamericano.
  • Donald Trump, al suo ritorno in politica, si è concentrato su una linea più conservatrice, promettendo sicurezza interna e criticando fortemente le politiche migratorie di Harris e del Partito Democratico. Trump ha cercato sostegno tra gli elettori bianchi, puntando sul tema della “Make America Great Again” e sull’economia, affermando che solo un approccio rigoroso può affrontare i problemi strutturali del paese.

Tensioni Sociali e Timori di Scontri

La campagna elettorale ha esacerbato le divisioni già esistenti nel paese, con una retorica infiammata che ha portato a episodi di tensione nelle principali città americane. A Washington, la preoccupazione per possibili manifestazioni violente ha portato alla decisione di attivare la Guardia Nazionale. Altre metropoli, come New York e Los Angeles, sono in allerta, con un monitoraggio intensificato nei seggi più affollati.

Swing States in Bilico

La situazione rimane incerta negli stati chiave, dove i risultati potrebbero determinare l’esito finale. Arizona, Georgia e Nevada si sono confermati battleground cruciali, con un elettorato spaccato. Alcuni osservatori politici ritengono che il voto ispanico in stati come Arizona e Nevada potrebbe essere decisivo per Harris, mentre in stati come la Florida la comunità cubano-americana si mostra più incline a supportare Trump.

La decisione di ogni singolo stato è cruciale, dato che i voti elettorali sono attribuiti su base statale con il principio “winner takes all”, a eccezione di Maine e Nebraska, che adottano un sistema proporzionale.

Possibili Contestazioni Legali

Trump ha già accennato alla possibilità di contestare i risultati in alcuni stati, con il suo team legale preparato a intraprendere azioni per denunciare eventuali brogli o irregolarità. Harris, dal canto suo, ha dichiarato di confidare nel processo elettorale e ha esortato i suoi sostenitori a rispettare i risultati. La Corte Suprema potrebbe giocare un ruolo determinante in caso di contestazioni che coinvolgano stati chiave, rendendo possibile un finale incerto e prolungato.

Scenario Internazionale e Risvolti per l’Europa

L’elezione americana è seguita con attenzione anche dall’Europa, preoccupata per l’impatto delle politiche USA in aree critiche come il Medio Oriente e per il ruolo di Trump in relazione ai rapporti con Israele e altri alleati storici. In Italia, il governo si mostra diviso tra il partito della Meloni, che sembra preferire un approccio più conservatore e favorevole a Trump, e la corrente di Salvini, orientata a mantenere una posizione di neutralità. I possibili cambi di indirizzo in politica estera potrebbero influire anche sulle relazioni USA-UE, con la NATO e la gestione delle crisi migratorie tra i temi caldi in agenda.

Focus sull’Elettorato e sulle Minoranza

Il voto femminile è un altro fattore rilevante in questa tornata elettorale. Entrambi i candidati hanno cercato di guadagnare consensi tra le elettrici, con un’attenzione particolare ai temi della sicurezza, della famiglia e dell’economia. Anche il voto delle minoranze etniche è cruciale: il voto afroamericano e latino potrebbe essere il fattore discriminante negli stati chiave, dato il numero di elettori di queste comunità in Texas, Nevada e Arizona.

Incertezza Economica e Problemi Interni

La situazione economica è un altro tema dominante di queste elezioni. Trump ha promesso una rigida gestione del deficit e incentivi per le piccole e medie imprese, mentre Harris ha proposto riforme fiscali per i più abbienti e un aumento della spesa pubblica in settori come istruzione e sanità. Il dibattito ha toccato anche temi di politica energetica, con Trump che ha criticato duramente la Green New Deal, proposta da Harris per ridurre le emissioni di carbonio.

Sicurezza Interna e Immigrazione

Trump ha incentrato la sua campagna anche sulla sicurezza interna e sull’immigrazione, promettendo di rafforzare i controlli alle frontiere e di prendere provvedimenti contro le città “santuario” che offrono protezione ai migranti. Harris, invece, si è dichiarata favorevole a una riforma globale dell’immigrazione e ha proposto una maggiore integrazione delle comunità di migranti, soprattutto alla luce delle necessità del mercato del lavoro americano.

Conclusioni e Attesa per i Risultati

Con il paese sul filo del rasoio, gli analisti prevedono un Election Day lungo e teso, con i risultati dei primi stati che potrebbero arrivare solo in tarda notte. La combinazione di un sistema elettorale complesso e di una polarizzazione sempre più accentuata lascia prevedere che i candidati, in caso di vittoria risicata, potrebbero appellarsi a riconteggi o a procedimenti legali, come già avvenuto nel passato in occasione di altre elezioni presidenziali.

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