Regina Elena Petrović Njegoš, principessa del Montenegro, ricordata a Magione

Al convegno è intervenuto anche Giuseppe Tedeschi, rappresentante ufficiale della Casa Reale di Montenegro

Regina Elena Petrović Njegoš, principessa del Montenegro, ricordata a Magione MAGIONE – La Regina Elena Petrović Njegoš, principessa del Montenegro, è stata la protagonista di un focus tematico del simposio, tenutosi al Castello dei cavalieri di Malta di Magione. L’evento è stato voluto dai Cavalieri di Malta e dal Comune di Magione. La manifestazione è stata organizzata dalla presidente dell’associazione dei Montenegrini e amici del Montenegro in Italia, Danijela Djurdjevic.  La storia del Montenegro, è stato detto dai relatori, si intreccia con quella dell’Ordine di Malta e con la stessa Magione. Particolarmente Stretti sono, infatti, i legami che uniscono l’Ordine al Montenegro.

Il filo di unione con Magione è invece la figura del francescano, Giovanni da Pian di Carpine che, come ha ricordato il sindaco Giacomo Chiodini, terminò la sua vita ad Antivari come vescovo di quella città. “L’incontro – ha dichiarato Danijela Djurdjevic – vuole essere anche un momento di incontro e di scambio economico e culturale tra i due paesi. La seconda lingua studiata in Montenegro – ha fatto sapere – è l’italiano e molti giovani montenegrini vengono a continuare i loro studi in Italia”.

Al convegno è intervenuto anche Giuseppe Tedeschi, rappresentante ufficiale della Casa Reale di Montenegro, che ha illustrato le attività della casa reale negli ultimi dieci anni. Molto seguite i diversi aspetti della regina Elena nel salone d’onore del Castello dei cavalieri di Malta, ancora ricordata nel nome di tante istituzioni mediche.

1 Commento

  1. Il convegno ha dato l’opportunità di ricordare una storia che ha visto due popoli che in comune avevano già molto.Il matrimonio tra Vittorio Emanuele III di Savoia e Elena di Montenegro determinò un più accentuato interesse per le questioni balcaniche aprendo nuovi orizzonti politico culturali. Le nazioni slave intrattennero svariati legami con l’Italia, quest’ultima allargò ed europizzò i suoi interessi culturali: sorsero biblioteche, associazioni culturali e scuole di lingua slava ed orientali…Un convegno interessantissimo e molto seguito.

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