04/14/2018 Esattamente a una settimana dagli attacchi con gas chimici di Douma, il presidente americano Donald Trump ha annunciato che gli Usa assieme a Francia e Gran Bretagna hanno lanciato una serie di bombardamenti in Siria. “Il nostro obiettivo è distruggere le capacità di lanciare armi chimiche del regime siriano”, ha detto Trump in diretta televisiva alle 21 ora di Washington, ed ha anche aggiunto che “andremo avanti il tempo necessario per distruggere le loro capacità”.
Contemporaneamente a Londra la premier Theresa May ha dichiarato che “non c’erano alternative all’uso della forza”. In una nota diffusa ai media, la May sostiene “ho ordinato alle forze britanniche di condurre attacchi coordinati e mirati per ridurre il potenziale dell’armamento chimico del regime siriano e dissuaderne l’uso”.
Aerei Rafale in decollo
Pochi minuti dopo le 3 ora di Damasco, la tv siriana e alcuni giornalisti accreditati in Siria hanno confermato che gli attacchi erano in corso, e che alcune esplosioni si sono sentite anche nei dintorni della capitale siriana. L’impressione è che al momento Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna abbiano utilizzato soprattutto missili da crociera, lanciati da unità navali oppure da sommergili (come quello che Londra aveva appena spostato al largo della Siria). Il governo francese ha fatto vedere sui suoi account Twitter aerei Rafale in decollo per l’operazione in Siria, mentre 4 Tornado britannici decollati prevedibilmente dalla base cipriota di Akrotiri hanno messo a segno l’operazione contro una installazione vicino Homs.
Consiglio di Sicurezza Onu
Il Consiglio di Sicurezza Onu deve dare una valutazione sull’ attacco congiunto in Siria di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia. Lo ha detto alla stampa il capo della Commissione Esteri alla Duma di Stato, Leonid Slutsky. “Il Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite – ha detto il deputato – per quanto possibile nell’ attuale situazione internazionale, non deve rimanere in disparte rispetto a cio’ che sta accadendo ed e’ necessario valutare i crimini di guerra commessi”.
Secondo Slutsky, le azioni della coalizione guidata dagli Usa “svalutano il lavoro per la lotta al terrorismo internazionale di nuovo fa il gioco dei gruppi terroristici”. “Gli Stati Uniti – ha continuato – stanno facendo di tutto per realizzare il loro desiderio di rovesciare il regime del presidente Bashar al-Assad e vediamo il gia’ noto scenario realizzato in Jugoslavia, Iraq e Libia, solo che questa volta le conseguenze possono essere molto piu’ pericolose”.
Il ministero degli Esteri siriano ha definito “un’ aggressione barbara e brutale” l’ attacco di Stati Uniti, la Francia, la Gran Bretagna contro installazioni militari, condotto nella notte. Con un comunicato diffuso dall’ agenzia di stampa statale SANA, il regime ha aggiunto che gli attacchi puntano a ostacolare l’ inchiesta dell’ Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche a Duma. L’ attacco “mira a ostacolare il lavoro della missione e precludere i suoi risultati”, dice la nota citando una fonte del ministero degli Esteri siriano.
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