Due persone arrestate e 12 denunciate, controlli della Polizia ferroviaria
L’aggravarsi della situazione internazionale per i gravissimi episodi di terrorismo che hanno colpito anche diverse nazioni europee, l’epocale fenomeno della migrazione che vede l’Italia impegnata in prima linea, hanno fatto innalzare notevolmente l’asticella della vigilanza e della prevenzione nelle stazioni ferroviarie che, come noto, costituiscono uno degli obiettivi sensibili per porre in essere attentati, essendo luogo in cui transitano giornalmente decine di migliaia di persone.
Polfer in azione, alzata l’asticella
Il treno, inoltre, è il mezzo di comunicazione più agevole per gli stranieri irregolari intenzionati ad eludere i controlli di Polizia e rendersi irreperibili nel territorio nazionale. Per questo, nei mesi di giugno, luglio e agosto, la Sezione Polfer di Foligno ed il Posto Polfer di Perugia, su disposizione del Compartimento Polizia ferroviaria di Ancona hanno intensificato l’attività di controllo all’interno delle stazioni di competenza territoriale e sui convogli, per garantire la sicurezza dei viaggiatori attraverso la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni delittuosi e di degrado presenti in ambito ferroviario.
In questo periodo sono state impiegate 484 pattuglie in stazione e 20 a bordo treno. Sono stati scortati complessivamente 50 convogli ferroviari e identificate 1436 persone.
Grazie a tale dispositivo gli Uffici Polfer suddetti hanno tratto in arresto ed indagato in stato di libertà, rispettivamente 2 e 12 persone. Sono stati inoltre rintracciati e riaffidati due minori. La Sezione Polfer di Foligno nel mese di giugno, in collaborazione con personale del locale Commissariato di P.S., ha arrestato un cittadino straniero per aver molestato sessualmente una minore, sottraendolo, nella circostanza, alle ire dei cittadini che avevano assistito alla scena.
La Polfer di Perugia invece nel mese di agosto ha tratto in arresto un cittadino egiziano per aver aggredito un capotreno in servizio a bordo del regionale 26851 (Perugia – Foligno). Lo straniero, prima di essere ricondotto alla ragione, oltre al ferroviere, procurava lesioni anche agli stessi intervenuti.
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