Def, assalto, sospetto, mai visto Nuovo corriere nazionale del 10 10 2018
Def, assalto, sospetto, mai visto Nuovo corriere nazionale del 10 10 2018

di Giuseppe Castellini
Un articolo di grande interesse di Sandro Roazzi, dal titolo: “Def, assalto (sospetto) mai visto. La stecca nel coro non è ammessa” apre il Nuovo Corriere Nazionale di oggi (mercoledì 10 ottobre). L’articolo di Roazzi, oltre a dare tutte le informazioni sull’attacco concentrico alla Manovra da parte di Fmi, Banca d’Italia, Corte dei conti, Istat e anche Ufficio parlamentare del bilancio, che l’ha bocciata, fornisce una letta originale e interessante di quanto sta avvenendo intorno alla Manovra.
Da segnalare anche la notizia, che conferma quanto scritto in apertura di giornale dal Nuovo Corriere Nazionale di due settimane fa, sul lancio di Maurizio Landini verso la Segretaria Generale della Cgil, nell’ambito di una tesa riunione della segreteria della Cgil in cui a proporre il nome di Landini, dopo alcune settimane di consultazione all’interno dell’organizzazione sindacale, è stato il segretario uscente Susanna Camusso, che andrà a guidare l’Organizzazione mondale dei sindacati. Ma sul fronte sindacale c’è un’altra importante notizia: ci sono movimenti anche nella Cisl e Luigi Sbarra è in pista per sostituire Annamaria Furlan come Segretario Generale. Intanto Cgil, Cisl e Uil preparano un documento comune sulla Manovra sulla base del quale incontreranno il Governo, vengono fornite le anticipazioni. Un giudizio, quello della triplice confederale sulla Manovra che, pur essendo in chiaroscuro, non è negativo.
Sulla Manovra interviene anche l’ex Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni, nel fondo “Attenti, l’assistenzialismo ha le gambe corte”.
Da evidenziare anche un intervento del Censis, il prestigioso istituto fondato e diretto da Giuseppe De Rita, dal titolo “Italia, gli anni e della sfiducia e del rancore”, dove tra l’altro si mette in evidenza che il considerevole aumento del risparmio registrato in questi anni in Italia dipenda proprio da questi due fattori.
Un importante articolo di Giuseppe Scanni, titolato “L’informazione, bene (e male) comune”, presenta il Manifesto di Assisi per una nuova informazione. Davvero da leggere.
“L’uomo forte nelle diverse declinazioni” è invece l’analisi di Antonio Maglie, che ha alle spalle un poderoso curriculum giornalistico a livello nazionale. Il sottotitolo spiega: “Orban in Ungheria, Putin in Russia, Trump negli Usa e Bolsonaro in Brasile: le tentazioni italiane”. Una riflessione molto acuta.
Nell’economia un’indagine sul mercato dell’olio. Lo firma Gianni Sandri: “L’oro verde che non luccica”. “Il business dell’olio. Il maltempo frena la produzione a 265 milioni di chili ma nel mondo cresce il consumo. La ‘minaccia’ che arriva dalla Tunisia”.
Da segnalare anche un dossier sulla corsa agli acquisti on-line, effettuati ormai dal 67% degli italiani. L’articolo, molto ben documentato, è di Matilde Verdi.
Nello sport Paolo Fabrizi si concentra sul fatturato della Roma calcio, rilevando che la società prevede 250 milioni di euro di incassi. Una cifra che Fabrizi evidenzia come bassa e che la società indica nel bilancio preventivo ma che la chiara speranza di superarla. Fabrizi spiega inoltre la “negatività strategica della Roma”. E poi la telenovela dei ripescaggi: un caos continuo, con un nuovo rinvio del Tar per Entella e Catania.
In cronaca, concentrata nella pagina 3 el quotidiano, da segnalare “Il fiume degli orrori: due cadaveri emergono dal Po”. E un approfondimento sulle pensioni, con ben 730mila assegni di quiescenza pagati dall’Istat da ben 37 anni. Insomma, gli ex lavoratori che godono la pensione da tantissimo tempo sono un veri esercito.
Si dà anche notizia del nuovo Rapporto Istat, che conferma come siano oltre 5 milioni gli italiani incatenati alla povertà assoluta. Tra gli stranieri è in questa condizioni una persona su tre. Letteralmente martoriato dalla povertà assoluta il Mezzogiorno d’Italia.
Infine, un arresto in Bulgaria per la giornalista violentata e uccisa, ViktoriaMarinova. E l’invito al Papa a visitare la Corea del Nord da parte del leader del Paese, Kim Yong-Un. Un segnale diplomatico di grande interesse, da seguire con attenzione. Perché in quell’area si sta giocando una partita diplomatica di alto livello che potrebbe davvero cambiarne il volto.
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