Dal palco del ‘Brecht’ gli studenti del ‘Volta’ diffondono le loro idee
“Questo progetto riesce a darti il coraggio di esprimere in pubblico le tue idee, rendendoti più spigliato, e di mettere in gioco tutto te stesso. In questo mondo in cui sembra che debbano parlare solo gli adulti, anche noi giovani vogliamo avere voce in capitolo e oggi, qui, davanti a una platea numerosa, presentiamo noi stessi e ciò che pensiamo”. A spiegare cos’ha significato per lui il programma educativo Ted-Ed è Filippo Spaccini, uno dei quattordici studenti dell’Istituto tecnico tecnologico ‘Alessandro Volta’ di Perugia che sabato 18 gennaio sono saliti sul palco del teatro ‘Brecht’ di San Sisto per l’evento ‘Echoes from the future’, appuntamento conclusivo del progetto Ted-Ed, per l’anno scolastico in corso.
Nella scuola perugina è, infatti, attivo dal 2018 un Ted-Ed club facente parte della storica associazione statunitense no profit Ted, nata con lo scopo di divulgare “idee che val la pena di diffondere”. “Siamo l’unico Ted-Ed club dell’Umbria – ha spiegato la coordinatrice Francesca Farinelli – in un circuito di 200mila club in tutto il mondo. Grazie a esso, i ragazzi imparano le tecniche di public speaking, ma la vera innovazione che propone il progetto è la possibilità che dà loro di diffondere le proprie idee di valore. Questo è, infatti, il motto dell’associazione. I ragazzi possono aprire le porte al mondo perché i loro discorsi andranno all’interno di un network internazionale online”.
I quattordici studenti del ‘Volta’, davanti a centinaia di loro compagni e di fronte a una platea in cui erano presenti anche la dirigente scolastica Rita Coccia, il vicesindaco di Perugia Gianluca Tuteri e l’assessore regionale Michele Fioroni, hanno affrontato tematiche che hanno spaziato dall’introspezione ai media, dai falsi miti a Futurama. E lo hanno fatto con bevi e incisivi interventi di circa 15 minuti ciascuno.
“Il Ted – ha commentato Rita Coccia – consente agli studenti di usare uno speaking più fluente e di non avere paura delle persone che si possono trovare di fronte, nella vita lavorativa e in quella quotidiana. Sviluppa la loro mente nel senso che li abitua a comprendere le persone che hanno davanti e le dinamiche relazionali. Tutte tecniche di comunicazione che hanno studiato in questo anno scolastico e che riproporremo anche prossimamente”.
Nicola Torrini
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