Coronavirus, sale l’allerta internazionale, aumentano vittime
La guerra al nuovo coronavirus, che vede salire il bilancio delle vittime a 81 morti e quello dei contagi a 2.744 caso confermati, deve correggere la rotta, sia globalmente che a Wuhan: l’ Organizzazione mondiale della Sanita’ (Oms) ha ammesso che, nei precedenti suoi rapporti, c’ e’ stato un “errore di formulazione” e elevato da “moderato” a “alto” il livello di rischio su scala mondiale.
“C’ e’ stato un errore di formulazione nei rapporti sulla situazione dei giorni 23,24 e 25 gennaio e lo abbiamo corretto”, ha spiegato un portavoce dell’ istituzione che ha sede a Ginevra, qualche ora dopo che il sindaco della citta’ epicentro dell’ epidemia, si era detto pronto alle dimissioni per aver consentito a cinque milioni di residenti di lasciarla prima dell’ istituzione del cordone sanitario a causa dell’ effetto combinato delle festivita’ del capodanno lunare e dell’ epidemia.
Le autorita’ sanitarie di Pechino, dove sono 80 i casi confermati e otto quelli odierni, confermano il primo decesso nella capitale, un cinquantenne che si era recato a Wuhan – la citta’ da cui si e’ diffusa l’ epidemia – l’ 8 gennaio scorso, e che ha sviluppato la febbre dopo il ritorno nella capitale il 15 gennaio scorso. L’ uomo si e’ recato in ospedale il 21 gennaio scorso e gli e’ stata diagnosticata la polmonite da coronavirus il giorno successivo: la morte e’ avvenuta oggi per insufficienza respiratoria. Proprio quanto accade durante l’ incubazione rende piu’ difficile il lavoro dei medici: il virus potrebbe tessere trasmesso anche durante questa fase.
La modalita’ piu’ probabile di diffusione, ha detto oggi Feng Luzhao, ricercatore del Chinese Disease Prevention and Control Center, e’ attraverso il contatto con piccole goccioline. “La gente”, ha detto, “non dovrebbe uscire di casa e non dovrebbe stare in aree affollate”. Il virus appare piu’ difficile da sconfiggere di quanto inizialmente si pensasse, al punto che la Commissione per la Sanita’ della municipalita’ di Pechino ha deciso di usare farmaci per la lotta all’ Hiv sui malati.
Con il peggioramento dell’ epidemia, che ha costretto il governo cinese a prolungare fino al 2 febbraio prossimo la durata delle feste di capodanno, anche le aziende cinesi prendono contromisure per contenere il contagio: tra le prima c’ e’ il colosso di internet TenCent, che ha confermato che permettera’ ai suoi dipendenti di lavorare da casa fino al 7 febbrai prossimo
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