Cioccolateria Vetusta Nursia rischia chiusura, l’appello di Arianna Verucci ? VIDEO


Cioccolateria Vetusta Nursia rischia chiusura, l’appello di Arianna Verucci

Non solo il terremoto nel 2016, ma adesso ci si mette anche il Coronavirus a fare ancora più male a quella povera terra martoriata: la Valnerina. La cioccolateria Vetusta Nursia ne è l’esempio. Solitamente a Pasqua lo cioccolato, le uova e le colombe sono prodotti di altissimo valore, ma quest’anno a causa dell’emergenza sanitaria le cose sono cambiate e molti degli ordini fatti si sono trasformati in disdette. Al momento è stato venduto il 50% in meno rispetto allo scorso anno.

Ma Arianna Verucci, titolare della cioccolateria Vetusta Nursia, tiene duro, va avanti e non demorde. “Questa mattina – ha detto – ho ritirato delle uova di Pasqua da un’associazione di Terni perché non le ha vendute e andranno in donazione ai bambini ricoverati all’ospedale di Terni, di Spoleto, di Foligno e di Perugia”. Una solidarietà nella solidarietà.

Arianna si fa coraggio da sola e non si arrende: “Qualcosa dovrà cambiare prima o poi – dice -, tengo duro, andiamo avanti a testa alta, non può durare per sempre”.

La struttura dopo il terremoto era rimasta danneggiata – scrive il Corriere dell’Umbria di qualche giorno fa -, la produzione perduta, ma Arianna aveva deciso di andare avanti lo stesso e ricominciare con le sole sue forze. Dopo la morte di entrambi i genitori con un mutuo aveva portato delle migliorie al laboratorio, piano piano si stava riprendendo: Si sperava nella Pasqua, ma l’arrivo dell’emergenza sanitaria è stata più devastante che mai.

I suoi 10 dipendenti sono in cassa integrazione da febbraio. “Con la terra che trema abbiamo imparato a convivere, contro questa brutta bestia del Coronavirus non possiamo fare niente, nemmeno un abbraccio possiamo concederci”. Il negozio è aperto e il laboratorio in funzione, chiunque può fare un ordine online o telefonicamente per passare una Pasqua più dolce e senza cattivi pensieri.

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