Cala sipario a Perugia su “L’Umbria sullo schermo”, si concluderà 15 gennaio

Restano soltanto due giorni, dunque, per visitare l’esposizione allestita con le clip di alcune pellicole ambientate nel territorio umbro

Cala sipario a Perugia su “L’Umbria sullo schermo”, si concluderà 15 gennaio
da Lara Partenzi

PERUGIA – Sta per calare il sipario sulla mostra “L’Umbria sullo schermo. Dal cinema muto a Don Matteo” organizzata dalla Fondazione CariPerugia Arte. Il percorso espositivo allestito a Perugia, a Palazzo Baldeschi, che offre una panoramica dei film girati in Umbria che hanno fatto la “storia” del cinema della nostra regione, si concluderà infatti domenica prossima, 15 gennaio.

Restano soltanto due giorni, dunque, per visitare l’esposizione allestita con le clip di alcune pellicole ambientate nel territorio umbro, ma anche con i manifesti dei film, con macchinari cinematografici d’epoca e con le foto degli attori umbri che hanno raggiunto una fama nazionale ed internazionale come Monica Bellucci, Laura Chiatti, Marco Bocci e Filippo Timi. Spazio anche al regno delle fiction, con i filmati di alcune importati produzioni ma anche con oggetti simbolo, come la bicicletta originale di Don Matteo e il bancone di Luisa Spagnoli.

Legato all’esposizione il libro-catalogo edito da Aguaplano scritto da uno dei curatori della mostra, l’esperto cinematografico Fabio Melelli, che racconta le curiosità e il rapporto tra registi, film e attori con la nostra regione.


“L’UMBRIA SULLO SCHERMO. DAL CINEMA MUTO A DON MATTEO”

PALAZZO BALDESCHI, CORSO VANNUCCI, 66 – PERUGIA

ORARI DI APERTURA: dal martedì al venerdì dalle 15.30 alle 18.30; sabato e  domenica dalle 10.30 alle 19.30. Lunedì chiuso.

PERUGIA – In Umbria si è compiuta una parte non trascurabile della storia del cinema italiano e non solo. Con pellicole e fiction televisive popolarissime, film di ricerca e importanti produzioni. E una grande mostra in Palazzo Baldeschi al Corso, a Perugia, documenta questa storia e offre anche l’occasione per farsi contagiare dalla passione per lo schermo (grande e piccolo): passione che in Umbria non è solo antica, ma persistente e fonte di continue novità.

La mostra, che al percorso espositivo tradizionale affianca veri e propri set cinematografici, numerosi punti di proiezione e allestimenti multimediali, è stata voluta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia ed è a cura di Fabio Melelli, Luciano Zeetti e della Fondazione Cariperugia Arte.

Racconta una consuetudine, quella tra Umbria e cinema, che inizia da lontano, esattamente dal 1898, quando l’invenzione dei Lumière non aveva che pochissimi anni di vita. E’ proprio all’origine del cinematografo che la British Mutoscope & Biograph Company documentava in quel di Orvieto la Corpus Christi Procession. Una consuetudine che è continuata senza interruzione alcuna, superando persino i momenti bui delle due grandi guerre. Sino a rendere i monumenti, gli scorci dei centri storici, i panorami dell’Umbria popolari nel mondo.

Chi mai sospetterebbe che quest’angolo d’Italia abbia qualcosa a che fare con Rodolfo Valentino o che i suoi paesaggi siano stati scelti per realizzare nientemeno che un film western? È scontato e risaputo che siano stati fatti dei film su San Francesco: ma chi li conosce tutti? E non è strano che una regione così tranquilla, pacifica e idilliaca sia stata spesso utilizzata come ambientazione per film thriller o a sfondo poliziesco?

Per molti versi l’Umbria è un set quasi naturale, in virtù dei suoi paesaggi spesso incontaminati e della particolare struttura architettonica dei borghi e città che la compongono, rimasta intatta nei secoli. Ideale sfondo per decine di pellicole e di produzioni televisive, molti delle quali di  ambientazione storica.

Il progetto della mostra “L’Umbria sullo schermo”, che ha aperto al pubblico il 29 giugno 2016 e resterà allestita fino a gennaio 2017, nasce da un duplice scopo, come del resto tutte le iniziative realizzate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia: valorizzare il tessuto comunitario sul piano della memoria e delle radici raccontando di un rapporto – quello tra territorio e grande e piccolo schermo – che probabilmente è ancora oggi sconosciuto ai più, ma anche creare occasioni potenziali di sviluppo economico.

Si parte dalle origini storiche del cinema con una suggestiva galleria di antichi strumenti  e macchinari cinematografici d’epoca provenienti da collezioni private, collocati lungo tutto il percorso, per arrivare alle tecnologie più moderne grazie alle quali i visitatori potranno vivere anche coinvolgenti esperienze immersive che li proietteranno all’interno di scenografie virtuali.

Il nucleo centrale della mostra è rappresentato dalla proiezione di clip tratte da alcune tra le pellicole più rappresentative girate nella regione nel corso degli anni, spaziando dai primissimi anni del ‘900 fino alle fiction più recenti, come Carabinieri, Don Matteo e Luisa Spagnoli che oltre ad aver calamitato l’attenzione di milioni di spettatori hanno dato una grande visibilità alle località in cui sono stati girati (Gubbio, Spoleto, Città della Pieve, la stessa Perugia). Il materiale raccolto è stato fornito da numerose case di produzione: Rai Teche, Rai Fiction, Rai Cinema, Istituto Luce Cinecittà, Mediaset, Medusa, Cinecittà Studios, Cattleya, Lux Vide, Moviheart, Surf Film, Ripley’s, Italian International Film, Duea Film, Tempesta Film, Videa, General Video, Melampo e Ovidio Assonitis.

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