Bambini non vaccinati, intervento di una mamma, comitato genitori

da Francesca Pizzichini (comitato dei genitori)
04/05/2018 PERUGIA – Ieri si sonoriuniti in maniera spontanea circa un centinaio di persone, con vari bambini presenti, nella sede di Palazzo Cesaroni della Regione Umbria, in occasione della trattazione della mozione presentata in assemblea legislativa dal consigliere Mancini della Lega. La richiesta? Ottenere un atto di orientamento politico uniforme da parte della giunta, che impegni la Regione a garantire la conclusione dell’annoscolastico 2017-2018 a tutti i bambini fascia 0-6 anni, anche non vaccinati o parzialmente vaccinati, che erano regolarmente iscritti ai servizi scolastici ededucativi e che sono già stati accolti da settembre alla frequenza scolastica.

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Questa pronuncia è importante per la serenità delle famiglie, dei bambini che subirebbero un danno psicologico ededucativo molto grave, e dei dirigenti scolastici che non vogliono escludere i bambini ma che spesso, per incapacità di approfondire o coordinarsi con altre figure professionali, pensano di applicare la legge attuando le esclusioni.

Ma il dato giuridico è importante che venga chiarito: la legge non parla mai nel suotesto di “esclusione”, ma solo di “requisito di accesso”: solo le circolari seguite, tante, troppe e confuse, parlano di “esclusione”. Questo rende illegittimo ogni atto di espulsione, che potrà venire prontamente impugnato dalle famiglie.

Inoltre, una ingiustizia come quella esercitata sui bambini piccoli, che verrebbero strappati dal loro ambiente quotidiano di vita, alle loro relazioni affettive con compagni e maestre, è ingiustificabile a fronte di una emergenza sanitaria inesistente, in quanto in Umbria, a detta delle dichiarazioni dell’assessore Barberini, le coperture sono per alcune punte oltre il 97%.

Ciò che viene chiesto dalle associazioni e dalle centinaia di famiglie interessate in Umbria, è dunque una posizione di buon senso, di buona politica, che riconosca il bene maggiore del bambino di fronte alla pedissequa obbedienza alle circolari, le quali non hanno alcunvalore di legge. Esattamente come varie alter Regionid’Italia e Comuni hanno fatto e stanno facendo, approvando mozioni di proroga termini (termini che provengono da circolari, non dalla legge che parla del pieno regime della sua applicazione solo dall’anno scolastico 2019-2020).

Tutto il dibattito è stato spostato in III Commissione del dott. Solinas della prossima settimana, per poter ottenere un testo concordato che possa essere votato da tutte le parti politiche in aula la settimana successiva.

Dunque: prorogare ogni termine (si sta parlando di un paio di mesi) per far concludere l’anno scolastico a tutti i bambini e rimandare ogni riflessione sulla sostanza della legge a questa estate, anche in un’ottica evoluzione del nuovo Governo.

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