Attilio Solinas alla Nardi di Selci Lama incontra gli operai, Rsu e sindacati
Questa mattina Attilio Solinas, Consigliere Regionale di Liberi e Uguali, si è recato alla Nardi di Selci Lama, dove si è incontrato con gli operai, con i rappresentanti della RSU e con i Sindacati. “ Non è più accettabile – ha affermato Solinas – che ancora una volta ci si trovi di fronte ad una crisi aziendale non determinata da potenzialità di produzione, commercializzazione o dalla qualità del prodotto, dato che l’azienda, pur segnata da una gestione irresponsabile, comunque mantiene prospettive importanti, capacità produttive e credibilità del marchio, con oltre 100 operai impiegati.
Siamo in presenza, ancora una volta , come da me denunciato per le vicende AST Terni e Perugina, di operazioni speculative finalizzate allo smantellamento dell’attività produttiva e alla delocalizzazione, magari in Paesi nei quali i diritti sono assenti e il costo del lavoro è prossimo allo schiavismo. E il fatto che ad acquistare l’azienda sia stato non un altro gruppo industriale ma un fondo di investimento, non può che determinare ulteriore rabbia e preoccupazione”.
“La Nardi deve poter continuare a produrre e ad operare nella sua sede storica e naturale dell’Altotevere. Ne esistono tutte le condizioni, produttive e di mercato. Serve un piano aziendale in grado di concretizzare le potenzialità professionali e produttive oggi irresponsabilmente congelate.
“Ho espresso ai lavoratori, ai rappresentanti della Rsu ed ai sindacati la solidarietà e il mio pieno sostegno alle loro iniziative. Ma non solo. Comunico – conclude il Consigliere Solinas – che già da oggi mi attiverò presso tutte le sedi deputate, a partire dall’Assessorato regionale e dal Ministero del Lavoro, per verificare che i soggetti in campo e le procedure fin qui adottate siano conformi alle normative nazionali ed europee.
Chiederò l’immediata attivazione della Regione per la convocazione delle parti e la discussione in forma prioritaria del tema nella prossima seduta del Consiglio regionale. Chiederò, inoltre, di sapere se la Nardi SPA ha ricevuto finanziamenti regionali e/o europei ed eventualmente per quali ragioni non abbia ottemperato agli obblighi di ammodernamento dei macchinari e dei cicli produttivi ”.
Infine, qualora, i tentativi di arrivare ad una soluzione positiva attraverso i contatti con la vecchia e la nuova proprietà non dessero gli esiti auspicati, ritengo necessario che le istituzioni e il mondo imprenditoriale prendano in considerazione ed eventualmente sostengano l’ipotesi di acquisizione dell’azienda da parte dei lavoratori, magari in forma cooperativistica.
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