Video mapping a Natale ad Assisi, nuova frontiera dell’arte e tecnologia

nuova frontiera dell'arte e tecnologia che illuminerà piazza del Comune, effetti 2D e 3D

Video mapping a Natale ad Assisi, nuova frontiera dell’arte e tecnologia

Video mapping ad Assisi, e la città si colora di effetti 2D e 3D. Natale ad Assisi ospite il video mapping che è una nuova frontiera dell’arte e della tecnologia che consiste nel proiettare animazioni su superfici piatte o strutture più complesse come poligoni o addirittura edifici. Grazie a questa tecnica è possibile ottenere incredibili scenografie o realizzare veri e propri spettacoli digitali in 3DIl video mapping è una tecnica di animazione, che trasforma qualsiasi tipo di superficie in un display. Tramite appositi programmi, si creano delle scene con immagini, video e giochi di luci che, proiettati su delle strutture, sono in grado di dare l’impressione che la realtà si animi, lasciando lo spettatore totalmente a bocca aperta.
Grazie alla luce dei proiettori si riesce ad ingannare la percezione visiva dello spettatore, tanto da creare un effetto surreale capace di generare una sorta di “illusione di massa” che inevitabilmente genera il cosiddetto “effetto Wow”.

Si può dare l’illusione di vedere un edificio crollare letteralmente su se stesso o ancora animare un oggetto con bagliori o deformazioni ottiche molto suggestive.

Il video mapping, per suggestione dell’inglese projection mapping e dal francese mapping vidéo, é una tecnologia multimediale che permette di proiettare della luce o dei video su superfici reali, in modo da ottenere un effetto artistico ed alcuni movimenti inusuali sulle superfici interessate.

Che cosa è il video mapping, anche “videomapping”

Il mapping è una particolare forma di realtà aumentata che gioca sulla illusione ottica tra la superficie reale e la sua seconda “pelle” virtuale, alterando la percezione visiva ed arricchendo la percezione sensoriale umana attraverso videoproiezioni, e talvolta con l’aiuto di vari dispositivi come smartphone, webcam, auricolari, caschi 3D e sensori. La videoproiezione più comune è quella che vediamo sugli edifici architettonici monumentali, su oggetti oppure su pareti all’interno di stanze con una mappatura a 360° gradi.

Attraverso l’uso di software specifici, i volumi delle facciate vengono disegnate e riprodotte con potenti proiettori. Il software è in grado di proiettare diverse clip video contemporaneamente, combinando uno o più proiettori insieme, a seconda della dimensione della superficie da “mappare“.

La riproduzione dei video gioca su tre trasformazioni geometriche principali che permettono di far coincidere il modello virtuale con il piano realeanamorfismoomotetia ed omografia. Quasi ogni superficie può essere usata come superficie per la proiezione di immagini 2D e 3D, statiche o dinamiche, composte anche solamente da semplici luci colorate o da laboriose animazioni.


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