Video, crollo ponte Morandi, richiesta al gip di incidente probatorio, chi sono gli indagati



Video, crollo ponte Morandi, richiesta al gip di incidente probatorio

Prosegue, dopo la svolta di ieri, con l’iscrizione di 20 nominativi nel registro degli indagati, l’inchiesta sul crollo di ponte Morandi che ha causato la morte di 43 persone e la perdita della casa per diverse centinaia di genovesi.

La procura ha chiesto l’incidente probatorio
La procura ha chiesto l’incidente probatorio all’ufficio del giudice per l’udienza preliminare. Il gip adesso dovrà accogliere la richiesta e notificare la fissazione della data a tutte le parti, dagli indagati ai familiari delle vittime e ai feriti

I nominativi, chi è coinvolto
L’inserimento dei nominativi, i vertici di Austrade per l’Italia ma anche tecnici e funzionari del Ministero per le Infrastrutture e degli enti chiamati a vigilare sulla sicurezza è un “atto dovuto” per consentire alle persone indagate di potersi difendere ma anche per organizzare al più presto un incidente probatorio che consentirà una accelerazione delle indagini e forse un “allungamento” dell’elenco delle persone coinvolte.
A chiarirlo lo stesso Francesco Cozzi, procuratore capo di Genova.

«A breve chiederemo anche l’incidente probatorio – ha dichiarato – l’iscrizione viene fatta proprio contestualmente per la necessità di effettuare un atto garantito». La lista degli indagati, ha continuato Cozzi, «al momento è questa, poi qualora emergessero ulteriori profili dalla prosecuzione delle indagini sarà valutato anche magari in corso di incidente probatorio come prevede il codice».

Ecco chi sono gli indagati per il crollo del ponte Morandi
Fra gli indagati di Autostrade ci sono: l’amministratore delegato Giovanni Castellucci, il direttore centrale operazioni Paolo Berti, il responsabile Maintenance Michele Donferri Mitelli (figura che si è occupato del Morandi per quasi trent’anni), il direttore del tronco di Genova Stefano Marigliani, il suo predecessore Riccardo RigacciPaolo Strazzullo, responsabile unico del progetto di “retrofitting”.

Con loro sono indagati anche gli alti dirigenti e tecnici ministeriali che hanno avuto a che fare con la ristrutturazione del ponte (di cui nessuno ha mai chiesto la chiusura). Il dirigente di più alto livello è Vincenzo Cinelli, responsabile della Direzione generale vigilanza autostradale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: laureato in scienze politiche, fu nominato il 14 agosto del 2014 su proposta dell’ex ministro Graziano Delrio e confermato dal suo successore Danilo Toninelli. Nella lista ci sonoanche il suo predecessore Mauro Coletta, il dirigente di divisione della vigilanza Bruno Santoro, il capo dell’ufficio ispettivo territoriale Carmine Testa, il provveditore alle opere pubbliche di Piemonte, Liguria e Val d’Aosta Roberto Ferrazza. Nelle prossime ore sarà formalizzata anche la richiesta di incidente probatorio e il coinvolgimento amministrativo di Autostrade, che potrebbe essere notificato anche al presidente Fabio Cerchiai.

Tra gli indagati anche il docente universitario del Dicca di Genova, Antonio Brencich, l’ingegnere Mario Servetto e Giuseppe Sisca. Avevano firmato il parere tecnico sull’appalto del ponte. Entrambi erano consulenti del ministero. http://www.ilsecoloxix.it

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