Via Garibaldi a Perugia, dopo aggressione chef cittadini si riuniscono. «Via Garibaldi non è la gomorra di Perugia». Sono le parole di Martina Barro di Vivi il Borgo, intervenuta oggi alla sala Miliocchi di via Garibaldi, all’incontro organizzato in seguito all’aggressione da parte di uno spacciatore a Michele, lo chef del “Camino Garibaldi”. Con lei erano presenti altri residenti, commerciati e associazioni del rione. Tra queste, oltre a Vivi il Borgo, anche la Società Generale di Mutuo Soccorso.
Rivolgendosi ai giornalisti presenti Martina Barro ha chiesto: «Dovete aiutarci ad affrontare questa situazione e non tagliarci le gambe. Via Garibaldi non è il Borgo della droga». L’incontro era stato organizzato per promuovere una raccolta di firme. Un documento che dal punto di vista dell’efficacia servirà a poco, ma dal punto di vista simbolico è importante.
Sono stati discussi tanti problemi. La droga e lo spaccio è una problematica che preoccupa tutti. Diversi sono stati gli interventi. E’ intervenuto Franco Mezzanotte, così come Primo Tenca. Si è parlato anche di censire gli appartamenti che si danno in affitto, affinché si vengano a sapere le generalità dell’occupante. E’ necessario riportare più vitalità nel borgo, con attività ed eventi.
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Sull’episodio dell’altra notte indagano i carabinieri. I presenti si sono soffermati su questo argomento, evidenziando che «non deve essere compito dei residenti e commercianti sfidare gli spacciatori. Michele, l’altra sera ha rischiato grosso. Lo spacciatore – è stato detto – avrebbe potuto avere un coltello e poteva finire male. E’ andata bene per fortuna. I cittadini non devono svolgere il ruolo delle Forze dell’Ordine. Non spetta a loro».
Nel frattempo arriva la notizia dalle forze dell’ordine che lo spacciatore responsabile dell’aggressione allo chef è stato arrestato e condotto a un centro per il rimpatrio.
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