Valnestore, comitati in udienza chiedono altre indagini
Le associazioni ambientaliste e i comitati intorno alla centrale di Pietrafitta, località del comune di Piegaro, in un’udienza molto combattuta si oppongono all’archiviazione e lo fanno anche presentando una mappa con puntini rossi, che rappresentano i morti, e tantissimi puntini gialli, le persone malate.
Si è tenuta l’udienza davanti al gip per discutere l’opposizione dei comitati all’istanza di archiviazione per quanto riguarda i decessi e tutte le gravi malattie segnalate nell’aria.
“Noi visivamente abbiamo voluto offrire al giudice come intorno alla centrale ci sono tanti punti rossi, purtroppo i morti e tantissimi puntini gialli i malati. Lo ha detto l’avvocato Walter Biscotti -. Noi chiediamo che si faccia un’indagine porta a porta per vedere quante persone sono morte intorno alla centrale a causa della sua attività”. Hanno chiesto altre indagini, anche casa per casa, come fece la guardia forestale di Città della Pieve anni fa.
La procura di Perugia ha chiesto l’archiviazione per il caso di inquinamento nella Valnestore legato all’interramento, per decenni, in tutto di trecento mila tonnellate di cenere frutto della lavorazione della centrale di Pietrafitta e per il quale sono stati indagati vertici di allora di Enel e di Valnestore sviluppo. All’udienza erano presenti anche gli avvocati di Enel.
“Abbiamo fatto una serie di esposti e chiesto le indagini anche sul rinvenimento dei fusti – spiega il legale Valeria Passeri – che una super teste ci ha individuato dove sono localizzati. Abbiamo chiesto che venissero fatti dei carotaggi anche sul campo sportivo Curi, perché da come risulta anche dalle indagini, gli interramenti sono avvenuti anche sullo stadio Curi”.
I comitati non solo delle zone strettamente intorno alla centrale ma anche di Fabro e Città della Pieve, oltre a WWF Umbria, sono decisi a costituirsi parte civile se il giudice accoglierà la loro apposizione all’archiviazione.
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