Valerio Mancini attacca ancora su moschea Umbertide, non mi fermo

HA TERMINATO LO SCIOPERO DELLA FAME, MA PROSEGUE LA PROTESTA

Valerio Mancini attacca ancora su moschea Umbertide, non mi fermo

PERUGIA – “La protesta è terminata, ma la nostra  battaglia contro centri culturali islamici e moschee continua. La sinistra non può sottrarsi al confronto, è un atto vile ed irrispettoso verso tutti i cittadini a cui siamo tenuti, in quanto politici, a dare delle risposte”. Esordisce così Valerio Mancini, Consigliere Regionale Lega Nord al termine della protesta che lo ha reso protagonista questa settimana contro l’apertura dei centri culturali islamici in Umbria. Da Martedì scorso, Mancini occupava l’aula del consiglio regionale ed aveva intrapreso lo sciopero della fame dimagrendo come certificato, 3,3 kg in tre giorni.

La protesta del consigliere Lega Nord, come ripetuto anche in conferenza stampa, intendeva attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sull’atteggiamento vile tenuto da gran parte del Pd, il quale, durante l’ultima assise, si è letteralmente dileguato al momento della trattazione della mozione Lega Nord, ove si chiede una moratoria su tutti i centri culturali islamici in Umbria, facendo così mancare il numero legale e rendendo impossibile la trattazione e la votazione dell’atto. Alla conferenza stampa hanno preso parte anche Emanule Fiorini, Capogruppo della Lega Nord Umbria, Virginio Caparvi, Vice Segretario del Carroccio e Luca Briziarelli, responsabile delle Aree Tematiche del partito di Salvini oltre a numerosi dirigenti e militanti del partito.

“I dati contenuti negli ultimi sondaggi  sono allarmanti: un musulmano su quattro approva l’operato dei terroristi e il 38% vorrebbe uno stato detto dalla legge islamica.” Hanno sottolineato gli esponenti del Carroccio “Sono queste le basi su cui fondare la tanto sbandierata integrazione? Sono queste le persone alle quali la sinistra vorrebbe garantire la cittadinanza ed il diritto di voto attraverso l’approvazione dello IUS Soli? Il caso della Moschea di Umbertide (camuffata da centro culturale) è emblematico, così come le reazioni imbarazzate del Sindaco e del Pd locale che non perdono occasione per gettare fumo sugli occhi dei cittadini, ultima in ordine di tempo la “bufala” del ridimensionamento della struttura, subito smentita dall’Imam locale.” Sferzano i leghisti umbri.

“La Lega, insieme alle Associazioni locali, continuerà ad impegnarsi per fare chiarezza e difendere la sicurezza dei cittadini e le nostre tradizioni.” Per questo, ha concluso il Vicepresidente Mancini, “ho inviato una lettera ufficiale al Presidente del Consiglio Regionale perché la mozione sia nuovamente inserita come primo punto all’ordine del giorno della prossima assise: vedremo se la Presidente della Giunta e i consiglieri di maggioranza si assumeranno le proprie responsabilità o se preferiranno continuare a rivestire i panni di novelli “Ponzio Pilato” incapaci di decidere chi salvare se le nostre tradizioni o quelle islamiche, inconciliabili con uno stato di diritto di tipo occidentale”.

Stefania Verruso (Movimento Nazionale per la Sovranità): Solidarietà e condivisione della battaglia affrontata dal  consigliere Mancini della Lega Nord, e’ quanto ho voluto rappresentare con la mia presenza alla conferenza stampa di oggi e  le visite dei giorni scorsi, dopo lo sciopero della fame. Una presa di posizione determinata difronte ad un evidente boicottaggio politico per evitare il confronto dinanzi ad una mozione che doveva impegnare  la Giunta ad una moratoria con il Governo per la costruzione di nuove moschee e centri di culto islamici, partendo proprio da quella di Umbertide in fase di realizzazione. In Umbria dobbiamo arrivare a tanto per ottenere la discussione di atti.

Mai come in questo momento ci sarebbe stata la necessità di aprire un dibattito serio sul problema islamico, a tutela dei cittadini dell’Umbria, ma soprattutto per far si che partendo proprio dalla nostra regione, macchiata negli anni da pericolosi fatti di cronaca, si sollecitasse lo Stato centrale a provvedimenti legislativi di garanzia nei confronti di tutti gli italiani, in una fase in cui sono proprio i dati che emergono a richiederlo, sulla non volontà ad integrarsi, sul ruolo delle donne o sulla violenza espressa per affermare la loro religione, statistiche che avrebbero dovuto chiamare il governo ad assumersi le sue responsabilità. 

Abbiamo trascorso un’estate con l’allerta attentati, abbiamo avuto conferma del passaggio in Italia e in Umbria di vari soggetti che hanno collaborato con i terroristi, sono state scovate cellule dedite al proselitismo, è confermato che proprio dalle moschee e dai centri culturali islamici parta quel proselitismo di matrice assolutista che incita all’odio e alla violenza, non si conosce la provenienza dei fondi con cui si pretende di costruiscono queste enormi strutture e, nonostante questo, si fa ostruzionismo politico per coprire un fallimentare multiculturalismo che pretende di trasformare l’Umbria e l’Italia in territorio islamico. E’ paradossale che proprio l’attuale Sindaco di Umbertide del Pd abbia lanciato mesi fa l’appello al Ministro Minniti e oggi l’organo legislativo regionale preposto non esamini ne sottoscriva un impegno serio per regolamentare una religione che non ha nessun vincolo o accordo con lo Stato italiano come viene espressamente richiesto dall’art. 8 della nostra Costituzione. La mozione di Mancini  va approvata per responsabilità istituzionale nei confronti di tutti i cittadini dell’Umbria che trasversalmente hanno solo il diritto ad essere tutelati da quelli che lo stesso Governo definisce pericoli reali e che opportunismi di parte non possono più minimizzare. 

 

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