Traffico internazionale di rifiuti, sequestri anche in Umbria

AZIENDE VENDEVANO ALL’ESTERO RIFIUTI CONTAMINATI. GIRO D’AFFARI MILIONARIO

Traffico internazionale di rifiuti, sequestri anche in Umbria

ORVIETO – C’è anche l’Umbria nell’inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma, che ha portato a scoprire e a smantellare un vero e proprio traffico internazionale di rifiuti che dall’Italia andavano verso l’estero. Sette le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Roma, che ha provveduto anche al sequestro preventivo di stabilimenti nella zona di Orvieto e nella zona di Viterbo.

Il risultato arriva dopo due anni di indagini. Il meccanismo era quello di nascondere rifiuti contaminati in container che venivano spediti in Asia. Le tracce di questo traffico sono state rinvenute a Civitavecchia e oggi a Livorno. Il tutto perché in Italia fingevano una bonifica, ma poi rivendevano il rifiuto all’estero come materiale recuperato.

Sarebbe di 45 milioni di euro il giro d’affari che ne sarebbe derivato. L’indagine era partita da alcuni container sospetti ispezionati dalla Capitaneria di porto di Civitavecchia, coadiuvata dall’agenzia delle dogane.

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